055 – LA NEBULOSA TESTA DI CAVALLO

Avreste mai pensato che nel cielo ci potesse essere qualcosa che non solo ricordasse, ma riproducesse “fedelmente” l’incollatura di un cavallo?

Nebulosa Testa di Cavallo
Nebulosa Testa di Cavallo

Eppure è proprio così…..
Si chiama NEBUOLOSA TESTA DI CAVALLO e si trova nella costellazione dell’Orione, facilmente individuabile nei nostri cieli invernali guardando verso sud; la nebulosa è ossevabile anche con un telescopio amatoriale!
E’ facilmente individuabile perchè nella cintura dell’Orione si trova proprio poco sotto la stella più a sud, ovvero l’astro ALNILAK; e si trova a 1500 anni luce da noi.

La sua massa totale è di 27 masse solari; fa parte della nebulosa a emissione IC 434 e la sua velocità radiale è di 5 km/s-1; la parte settemtronale della “testa”, ovvero il “naso” risulta essere più veloce del resto della nebulosa, indice che quella zona è sottoposta a una velocità maggiore a seguito delle turbolenze della zona.
E una nebulosa molto conosciuta……infatti la sua prima foto risale al 1888.

Nebulosa Testa di Cavallo - Credits: NASA
Nebulosa Testa di Cavallo – Credits: NASA

E qui vi propongo un video che zoomma all’interno della nebulosa.

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Si tratta di una zona di intensa produzione stellare, infatti al suo interno (ben celato dalla polvere cosmica che ne è la componente primaria), vi sono neo-stelle…..ma soprattutto proto-stelle che si stanno formado.

Si pensa che la TESTA DI CAVALLO sia l’inizio di un “globulo di Bok” ovvero quello che all’interno di una nebulosa diventerà un “buco scuro” entro cui non sarà possibile vedere nell’ottico, ma solo nelle bande infrarosse quello che succede al suo interno!

Una o più giovani stelle nella TESTA DI CAVALLO, stanno chiamando a loro, materiale sufficiente per formarsi. I forti e intensi campi magnetici della regione, stanno creando vortici e spostando masse incredibili di materia che converge verso questi elementi proto-stellari che fra qualche milione di anni innescheranno la loro prima reazione nucleare e grazie alle alte temperature della zona, cominciando così a brillare come stelle vere e proprie, allontanado con il vento stellare i residui di polvere che sono stati la “placenta” entro cui si sono formati!