LA COSTELLAZIONE DEL SAGITTARIO – metà uomo e metà cavallo

Il Sagittario è una delle 88 costellazioni riconosciute dalla comunità internazionale e precisamente è una costellazione zodiacale (ovvero una delle 12 costellazioni in cui transita il Sole nel suo passaggio in cielo).

Costellazione del Sagittario - Copyright degli aventi diritto
Costellazione del Sagittario - Copyright degli aventi diritto

La sua rappresentazione celeste lo vuole raffigurato mentre tende un arco. La sua origine sembra risalga all’era sumera e che sia associato al dio della guerra Ninutra, poi fu adottata anche dai Greci; Sigma Sagittarii sembra essere la stella con il nome più antico ancora in uso: Sigma Sagittarii detta NUN KI…simile a Ninutra. Alcuni mitografi, associano addirittura il Sagittario a Enkidu, amico di Gilgamesh, il grande eroe sumero.
Come mito però, è arrivato spoglio delle sue antiche vestigia a noi occidentali e questo ha creato non poche confusioni nei Greci che francamente non sapevano come fare quadrare il tutto, finché non è stato associato a Crotus figlio di Pan ed Eufemia.

ATTENZIONE! Sagittario non è uguale a Centauro: nel cielo si tratta di due costellazioni completamente diverse….

Chi pensa che si tratti di una Costellazione di scarso interesse si sbaglia di grosso: infatti al suo interno vi risiede il centro della Via Lettea.

Centro galattico ripreseo all'infrarosso, raggi X e onde rafio - Credits:
Centro galattico ripreseo all'infrarosso, raggi X e onde rafio - Credits: NASA

E’ una costellazione estiva, che transita sul meridiano della sfera celeste in agosto (con il suo massimo introno al 20 del mese).
La stella più importante è Rukbat Alrami (alfa sagittarii) dall’arabo rukbat al-r?m? “il ginocchio dell’arcere”….i conti tornano!!!
Questa stella però non è la più luminosa, nonostante sia la afla!
Che faccia meglio di lei infatti, abbiamo: Kaus Australi (Epsilon Sagittarii) che è una gigante blu di magnitudine 1.79 e si trova a rappresentare la parte bassa dell’arco. E’ posta a 147 anni luce da noi ed è la stella più luminosa del Sagittario.
Poi c’è Nunki ovvero Sigma Sagatarii ha una magnitudine di 2.05 e si trova a 224 anni luce da noi.
Ma non è finita più luminose della alfa ci sono anche Axilla (zeta Sagittarii) e Kaus Media (delta sagittarii), rispettivamente di magnitudine 2,60 e 2,72 e poste a 89 e 306 anni luce da noi.

M 22 ammasso globulare nel Sagittario - Credits:
M 22 ammasso globulare nel Sagittario - Credits:NASA/ESA

Le stelle doppie importanti da segnalare sono 6 e le stelle variabili degne di nota sono 7. Si tenga conto che essendo una costellazione che abbraccia il centro galattico, il numero probabilmente è molto ma molto più alto per le prime, mentre per le seconde si ha una stima di circa un migliaio di stelle variabili!
Diciamo che il numero segnalato indica quelle di maggior interesse anche per gli amatori che dispongono di mezzi “modesti” se paragonati ai grandi telescopi che hanno una maggiore risoluzione ottica!
Molte delle variabili sono di tipo novae, ma si cintano ovviamente anche variabili cefeidi e variabili a eclisse.
Fra le cefeidi si segnalano W Sagittarii, Y Sagittarii e X Sagittarii, mentre fra quelle a eclisse si segnala RS Sagittarii che ogni 2,4 giorni passa da magnitudine 6 a 7 e viceversa.
Per le variabili irregolari invece abbiamo V4024 Sagittarii e V3872 Sagittarii.

M 55 ammasso globulare nel Sagittario - Credits: NASA/ESA
M 55 ammasso globulare nel Sagittario - Credits: NASA/ESA

In quanto a sistemi planetari, abbondiamo (visto che guardiamo verso una porzione di cielo dove il numero di stelle è altissimo): se ne contano 17….per ora….; molti di questi appartengono al bulge galattico (l’alone centrale della nostra galassia). Il più vicino a noi è HD 179949 b a 88 anni luce da noi ed è stato identificato un pianeta di massa gioviana molto vicino alla sua stella a tal punto da compiere un intero giro intorno a essa in soli 3 giorni.
Per quanto riguarda gli oggetti non stellari di particolare importanza…bhe!…se avete tempo mettetevi comodi perché in questa costellazione abbondiamo davvero!!!
E’ un vero e proprio bazar del meglio che la nostra Via Lattea ha da offrirci: ammassi aperti e globulari, nebulose, radiosorgenti, resti di supernova in espansione, nubi molecolari giganti dove si stanno formando nuove stelle e stelle non proprio amichevoli come la classe Wolf-Rayet!

Nebulosa Omega - Credits ESO
Nebulosa Omega - Credits ESO

Tra gli ammassi aperti ci sono: M 25, M 23 e M 18. Tutti osservabili con strumentazione amatoriale.

Tra gli ammassi globulari troviamo: M 22 (è abbastanza vicino a noi e molto luminoso), M 28, M 54, M 69, M 70 e M 75. C’è poi lo splendido ammasso globulare M 55 dai colori meravigliosi.

Fra le nebulose abbiamo la splendida Trifida (M 20) e la Laguna (M8 ), nonché la brillante Omega ( M17 ).

Un particolare della Nebulosa Trifida - Credits: NASA/ESA/Hubble
Un particolare della Nebulosa Trifida - Credits: NASA/ESA/Hubble

Ma quella che lascia senza fiato è la nebulosa dell’Aquila!!! Non appartiene del tutto al Sagittario…è molto border line, infatti è associata più alla costellazione del Serpente, ma è lì lì per sconfinare nell’arciere quadrupede.

Ma non è finita!! Nel Sagittario abbiamo quella cosa che tutti sanno che c’è ma nessuno l’ha mai osservato direttamente! Si sono studiati gli effetti che fa e come si comporta, ma di lui nessuna immagine diretta solo tracce!!! E’ codificato come Sagittarius A ed è anche un incallito ladro di stelle e materiale vario: tutto ciò che cade oltre il suo orizzonte degli eventi non verrà mai più restituito….

La zona di Sagittarius A, è divisa in 3 parti: la prima è Sagittarius A est, poi vi è Sagittarius A ovest (non cercatele su Google Maps tanto non le trovate) e infine, quello che interessa a noi Sagittarius A*; questa è una potente radiosorgente ed è proprio li che gli astrofisici collocano il buco nero centrale della nostra galassia!!

Centro galattico ripreso da Hubble (visibile), Chandra (raggi X) e Spitzer (infrarosso) - Credits: NASA/ESA
Centro galattico ripreso da Hubble (visibile), Chandra (raggi X) e Spitzer (infrarosso) - Credits: NASA/ESA

Si è vero…poverino… il nostro, rispetto ad altri della sua specie, è davvero un dilettante senza arte ne parte, ma la razza è quella li!!!
Attenzione le 3 componenti di Sagittarius A sono tutte collegate, anche se è solo A* a essere identificato come il mostro galattico che tutto divora….
Per motivi non del tutto chiari, il nostro eroe pare essere a dieta ultimamente, si ipotizza che una stella esplosa abbia sottratto al buco nero cibo prezioso per i suoi lauti banchetti (esplodendo ha soffiato via il materiale circostante) e ora, il poverino, sta raccattando briciole qua e là!
E’ una buco nero ben lontano dai famelici e arrabbiati AGN…i nuclei galattici attivi!

La radiosorgente Sagittarius A - Credits: NASA/Chandra
La radiosorgente Sagittarius A - Credits: NASA/Chandra

Dal Cosmo è tutto……CIELI SERENI

Francesca

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