HD 189733b – IL PIANETA BLU

Attraverso l’utilizzo dell’Hubble Space Telescope, è stato possibile determinare il colore dell’esopianeta HD 189733b. Secondo i dati raccolti, il pianeta extrasolare potrebbe apparirci di un bel blu cobalto. HD 189733b risulta essere però molto diverso dalla Terra: il suo stato di gigante gassoso lo potrebbe di fatto rendere più simile al nostro Nettuno e la sua orbita è molto stretta, portandolo molto più vicino alla sua stella più di quanto non siamo noi (o Nettuno) al nostro Sole.

HD 189733b si trova a 63 anni luce da noi nella costellazione della Volpetta (in direzione della Nebulosa Manubrio); la classe di appartenenza di questo esopianeta è quella dei così detti  gioviani caldi: giganti gassosi che orbitano molto vicino alla stella madre. Nel caso di HD 189733b il completamento di un’orbita avviene in soli 2,219 giorni.

Rappresentazione artistica del pianeta blu HD 189733b. Credits: NASA, ESA, M. Kornmesser
Rappresentazione artistica del pianeta blu HD 189733b. Credits: NASA, ESA, M. Kornmesser

Per comprenderne il colore, agli astronomi è “bastato” misurare l’albedo del sistema di HD 189733. Attraverso l’utilizzo di una delle fotocamere del Telescopio Hubble (la STIS – Space Telescope Imaging Spectrograph), si è osservata l’intensità della luce del sistema prima del passaggio del esopianeta davanti alla sua stella, durante il passaggio e quando l’esopianeta era nascosto dietro la sua stella madre (finendo così per non dare il “suo contributo” alla luminosità del sistema); è proprio questo temporaneo abbassamento di luminosità che ha permesso di misurarne l’albedo, ma non solo: osservando lo spettro luminoso, era proprio l’abbassamento del colore blu che ha fatto capire agli astronomi che il contributo dell’esopianeta era proprio in questa lunghezza d’onda (lasciando invariate le altre lunghezze).

Già noto dal 2005, il pianeta ha evidenziato nel corso degli anni in cui lo si è osservato, un’atmosfera molto turbolenta con venti fino a 7000 km/h e una temperatura decisamente poco confortevole per noi poveri umani di oltre 1000 °C. Il blu pare derivare dalla presenza di silicati nell’atmosfera; è stata anche evidenziata la presenza di metano e anidride carbonica.

Frédéric Pont, dell’Università di Exeter (Regno Unito) ha dichiarato: Non è semplice sapere cosa causa il colore dell’atmosfera di un pianeta, anche per i pianeti del Sistema Solare; ma queste nuove osservazioni aggiungono un altro pezzo al puzzle sulla natura e l’atmosfera di HD 189733b. Stiamo lentamente dipingendo un quadro più completo di questo esopianeta.” (Fonte:  media.inaf.it )

Varie ed eventuali.

1. Trovate variazioni inattese nella rotazione terrestre. Che ci siano delle variazioni nel periodo di rotazione terrestre, non è una novità per gli scienziati; essa è infatti attribuibile al movimento delle masse d’acqua che formano gli oceani e al movimento del mantello inferiore della crosta terrestre e del nucleo esterno, che si pensa sia fluido.

Schema in sezione dell'interno della Terra
Schema in sezione dell'interno della Terra

Dopo l’analisi di 50 anni di dati astronomici raccolti in merito alla rotazione del nostro pianeta e suffragati dai dati dei GPS e dopo aver eliminato le variazioni cicliche ormai note,  il risultato ottenuto da Richard Holme (University of Liverpool) è una raccolta di salti non regolare che interrompono i cicli regolari di una frazione di un millisecondo per diversi mesi alla volta prima di tornare alla normalità. Tre di questi salti si sono verificati nel corso degli ultimi 10 anni. Invece registrazioni satellitari del campo magnetico della Terra degli ultimi 20 anni, hanno rivelato che le nuove varianti di rotazione coincidono con variazioni note del campo magnetico. Secondo Holme entrambi gli eventi potrebbero essere causati da parti del nucleo esterno che attaccano temporaneamente al mantello, il che spiegherebbe la repentinità dei cambiamenti. (Fonte: blogs.physicstoday.org )

2. In collegamento con la stazione spaziale internazionale e con Luca Parmitano parlando della sua prima EVA (Extra-vehicular Activity):

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E domani 16 luglio 2013 la sua 2° EVA. Per maggiori info astronautinews.it

Dal Cosmo è tutto….. CIELI SERENI.

Francesca