INCONTRO PUBBLICO CON UMBERTO GUIDONI E GIOVANNI BIGNAMI

Come segnalato dalle pagine di questo blog, ieri 19 settembre 2011 si è tenuto a Lecco un incontro pubblico a cui hanno partecipato l’astronauta italiano Umberto Guidoni e il presidente dell’INAF Giovanni Bignami!

Giovanni Bgnami e Umberto Guidoni all'incontro lecchese
Giovanni Bignami e Umberto Guidoni all'incontro lecchese

Il primo intervento è stato proprio del nostro astronauta (la cui biografia potete leggere a questo link); Guidoni ha voluto ripercorrere le sue due missioni a bordo dello Shuttle e la schermata video con le diapositive a supporto del racconto, avevano un titolo davvero suggestivo: IN VIAGGIO FRA LE STELLE. LA MIA ESPERIENZA IN ORBITA.

Come prima cosa, ha voluto informare il pubblico su alcuni dati tecnici relativi agli orbiter, questo per permettere alle persone di avere dei termini di paragone (ad esempio con l’altezza o il peso delle navette) e anche di come non fosse (è) eccessivo parlare di queste macchine volanti avvicinando gli aggettivi meravigliose e complesse.

STS 100 il perfetto decollo dello Space Shuttle Endeavour con a bordo Guidoni - Credits: NASA
STS 100 il perfetto decollo dello Space Shuttle Endeavour con a bordo Guidoni - Credits: NASA

Dopo aver spiegato il funzionamento del lancio degli Shuttle, Guidoni ha illustrato il vivere in orbita, sia nelle navette che nella Stazione Spaziale. Una volta di più ha sottolineato la bellezza del nostro pianeta visto dall’alto! Di come nelle ore diurne sia del tutto impercettibile la presenza umana sulla Terra (se non per effetti legati all’inquinamento o a incendi), mentre questa è facilmente rilevabile la notte (come si vede nella foto qui sotto).

Guidoni illustra la differenza della foto diurna e notturna dello stesso soggetto
Guidoni illustra la differenza della foto diurna e notturna dello stesso soggetto.

Si è poi andati sulla spiegazione di come il corpo umano subisca e reagisca all’effetto della assenza di peso. Attraverso anche delle foto, è stato mostrato come la microgravità agisca per esempio, su una lieve ma percettibile deformazione facciale, in quanto i liquidi corporei tendono a salire, non più spinti verso il basso dal peso della gravità che si subisce qui sulla Terra. La muscolatura di conseguenza non è più stimolata adeguatamente, è quindi importantissimo che gli astronauti seguano un preciso e costante programma di attività fisica per evitare che questa “scomoda” situazione per il corpo umano possa lasciare conseguenze, anche serie, su coloro che permangono per molto tempo nello spazio (pensiamo agli astronauti sulla ISS).

Umberto Guidoni in uno dei momenti della conferenza del 19 settembre 2011
Umberto Guidoni in uno dei momenti della conferenza del 19 settembre 2011

Ovviamente l’effetto della microgravità colpisce anche gli oggetti (tutti dotati di un piccolo velcro per essere attaccati alle pareti ed evitare che fluttuino negli ambienti); soprattutto un punto dolente va al cibo….. Come già visto nelle pagine di questo blog, cucinare nel senso classico, nello spazio è una cosa impossibile: non c’è la pentola d’acqua da far bollire e buttare la pasta, quindi tutto viene confezionato e disidratato prima della partenza. Anche la classica fiammella del fuoco, nello spazio ha un diverso comportamento.

Per non parlare del momento del sonno!! Dormire non è esattamente così comodo, anche se una volta che si chiude gli occhi tutto sembra naturale! Come si vede dalla foto qui sotto, lo stesso Guidoni è dentro al suo sacco a pelo fissato in più parti, con diversi punti di “ancoraggio” sia per le gambe (per tenerle distese) che per la testa (per evitare che sbatta di qua e di là).

Il momento del sonno di Umberto Guidoni - Credits: NASA
Il momento del sonno di Umberto Guidoni - Credits: NASA

Guidoni conclude poi il suo intervento facendo una considerazione sul “futuro non/futuro” delle navette Shuttle e del loro finire nei musei: pur rendendosi conto del rischio nel averli così costantemente tenuti attivi per 30 anni (e i disastri del Columbia e del Challenger sono una testimonianza), è amaro sapere che questa parte di te, finirà al museo …ma d’altra parte, gli Shuttle andavano in simbiosi con la ISS e il suo completamento; ora che questo è avvenuto, e che anche per la Stazione Spaziale è stato decretato un termine nel 2020, il rischio non valeva più l’orbiter (se a  questo si aggiungono gli alti costi di manutenzione e di volo per ogni singola STS, si comprende la scelta del pensionamento).

Purtroppo non si è potuto parlare di un mezzo statunitense sostitutivo degli Shuttle; sicuramente un ritorno alle capsule “style” Apollo nel futuro americano, ma per ora nulla e definito….

Umberto Guidoni durante la coferenza del 19 settembre 2011
Umberto Guidoni durante la coferenza del 19 settembre 2011

Terminato l’intervento di Guidoni, è stato il turno di Giovanni Bignami, neo presidente INAF, ex presidente dell’ASI e astrofisico. La domanda con il quale ha cercato di “stuzzicare” il pubblico è stata SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO? Della serie partiamo tranquilli…con la domanda delle domande!!

Giovanni Bignami durante la conferenza del 19 settembre 2011
Giovanni Bignami durante la conferenza del 19 settembre 2011

Con la domanda di cui sopra, la discussione è giustamente caduta sugli esopianeti e la ricerca di pianeti simili alla Terra; la possibilità che li si possa trovare nella fascia di abitabilità, ovvero quell’orbita alla giusta distanza dalla stella attorno a cui ruota l’esopianeta, che permetta all’acqua di restare liquida.

Si è poi parlato di come sulla Terra cadano ogni anno polveri e asteroidi (più o meno “grandi”) per un totale di 40.000 tonnellate! Una cifra davvero imponente, ma la cosa sorprendente è stato riuscire a determinare (attraverso le ricerche) che molti di questi elementi che cadono sulla Terra portano con se le molecole che sono alla base dei mattoncini della vita: GLI AMINOACIDI!!

Fra le molecole trovate negli asteroidi precipitati sulla Terra ( e nella polvere della cometa Temple 1) è stata evidenziata la glicina, ovvero la molecola di aminoacido più semplice di cui anche noi siamo fatti….

I miei bimbi e Umberto Guidoni
I miei bimbi e Umberto Guidoni

Per approfondire il discorso di Bignami invito alla lettura del suo libro I MARZIANI SIAMO NOI.

Abbiamo poi fatto delle domande dal pubblico; molto interessanti per la risposta che ne è seguita, è stata la domanda a Guidoni sul risultato dell’esperimento di Tethered Satellite System 1 (TSS-1) o il satellite al guinzaglio che sfruttando il campo magnetico terrestre, catturò gli elettroni per condurli in un filo di rame di 20 km per poi produrre energia!

Molto interessante anche la domanda rivolta a Bignami sul credere o non credere al tam tam mediatico del 2012…. Francamente ci troviamo d’accordo; il mio parere, di fatto, è il seguente: credere al 2012 è come non uscire di casa  senza aver letto l’oroscopo! MA ANCHE NO…GRAZIE! La scienza è una cosa seria, il 2012 è da mettere nel gossip scientifico che vale poco o nulla!!!

Abbiamo ovviamente portato con noi la star di casa: LO SHUTTLE DI LEGO; va da sé, che non abbiamo resistito e così ecco spuntare sull’ala la terza firma!

Lo Shuttle di Lego con le firme degli astronauti
Lo Shuttle di Lego con le firme degli astronauti - La firma di Guidoni in blu sull'ala...

Un grande ringraziamento per questa bellissima serata, sia agli organizzatori, che a Bignami e Guidoni per la preparazione, le informazioni e le emozioni condivise con il pubblico e…riportando il pensiero di mio figlio, per “la simpatia!” dei relatori…..

Prima di concludere l’articolo, ci tengo a segnalare un altro incontro pubblico, questa volta con gli astronauti Catherine Coleman, Gregory Harold Johnson, Andrew Jay Feustel e gli italiani Paolo Nespoli e Roberto Vittori, a Bologna sabato 24 settembre 2011 alle 11.00. Qui tutti i riferimenti della conferenza.

Dal Cosmo è tutto….CIELI SERENI

Francesca