J1407b DO IT BETTER

J1407b do it better!!! Pare proprio di si…Questo esopianeta presenta un sistema di anelli molto più esteso di Saturno.
Il nostro pianeta Saturno è un pianeta unico. Pur essendo stati trovati sottili e flebili anelli anche attorno a Giove e Urano, Saturno ne ne conserva ancora la bellezza. Con il suo sistema di anelli affascina e incanta solo nell’osservarlo con un semplice telescopio. Per noi è qualcosa di assolutamente raro, ma un recente studio fatto sulla stella J1407 e precisamente dedicato al pianeta di questa stalla denominato J1407b, ha fatto emergere come questo esopianeta non solo sia provvisto di anelli, ma questi siano talmente estesi da far sembrare Saturno un dilettante degli anelli!

Saturno - Credits: NASA
Saturno – Credits: NASA

J1407 è una stella simile al Sole ma più giovane, che si trova alla distanza di 420 anni luce da noi nella Costellazione del Centauro. La stella e il suo sistema planetario sono dunque relativamente vicini. L’osservazione di questo astro ha permesso di capire che non solo possiede almeno un esopianeta, ma che questo esopianeta (J1407b) ha degli anelli (e con buona probabilità anche un’esoluna in formazione).

Questo pianeta ha una dimensione maggiore di Giove o Saturno, e il suo sistema di anelli è di circa 200 volte più grande rispetto al sistema di anelli del nostro Saturno.” ha detto Eric Mamajek, professore di fisica e astronomia presso l’Università di Rochester a New York.

Nel corso dei 57 giorni di osservazione, nella lontana primavera del 2007, J1407 ha subito una complessa serie di eclissi profonde, che un team internazionale di astronomi afferma essere il risultato di un sistema ad anelli attorno al massiccio esopianeta J1407b.

Rappresentazione artistica del sistema J1407b - Credits: Ron Miller
Rappresentazione artistica del sistema J1407b – Credits: Ron Miller

Il primo studio di queste eclissi degli anelli sulla stella madre e la probabile rilevazione degli stessi, è stato pubblicato nel 2012, ed era guidata da Mamajek. Successive analisi, hanno stimato che la struttura potrebbe essere stimata in un numero di 37 anelli principali, con un intervallo ampio e ben definito situato a circa 0,4 AU (61 milioni km) in cui il pianeta potrebbe ospitare un satellite grande quasi quanto la Terra, con un periodo orbitale di due anni.

L’intera distesa di anelli sorprendentemente densa di J1407b, si estende per 180 milioni di km e la massa di questi anelli è tanta quanto quella del nostro pianeta.

Queste osservazioni potrebbero essere come uno sguardo indietro nel tempo per vedere come Saturno e Giove erano agli albori del Sistema Solare e da quale materiale si sono formate le lune di questi due nostri pianeti.

Saturno - Credits: NASA/APOD
Saturno – Credits: NASA/APOD

Dice Mamajek: “La comunità scientifica planetaria ha teorizzato da decenni che i pianeti come Giove e Saturno avrebbero avuto, in una fase iniziale, dei dischi attorno a loro che poi hanno portato alla formazione dei satelliti che noi oggi osserviamoTuttavia, fino a quando non abbiamo scoperto questo oggetto nel 2012, nessuno aveva visto un tale sistema di anelli. Questa è la prima istantanea di una formazione satellitare su scale di milioni di chilometri intorno a un oggetto substellare “.

Il pianeta J1407b è stimato come dimensioni tra le 10 e le 40 volte la massa di Giove – tecnicamente, sostengono i ricercatori, potrebbe anche essere una nana bruna. Il periodo di rivoluzione attorno alla stella madre è stimato in 10 anni, quindi nel 2017 dovrebbe esserci un passaggio che permetterà agli astronomi di valutare meglio e in modo più approfondito la struttura e l’evolversi di questo pianeta e del suo sorprendente sistema di anelli.

Allego il pdf della ricerca (testo in inglese). Clicca qui.

(Fonte: universetoday.com )

Varie ed eventuali.

1. ELICOTTERI MARZIANI sarebbe questa l’ultima frontiera dell’esplorazione marziana per NASA. Quasi pesanti 1 kg e con un diametro di quasi 1,3 m, questi mini elicotteri potrebbero esplorare fino a tre volte l’attuale distanza che può percorrere un rover.

Il progetto è molto semplice: l’elicottero sarebbe abbinato al rover. Ma mentre il secondo è limitato nel movimento, il primo potrebbe esplorare molto più territorio e poi comunicare le osservazioni al rover che le trasmetterebbe a terra.

Rappresentazione artistica di un elicottero marziano - Credits: JPL/NASA
Rappresentazione artistica di un elicottero marziano – Credits: JPL/NASA

Si potrebbe pensare che in realtà è più facile far volare uno di questi elicotteri su Marte, rispetto a far marciare un rover; ma anche se la gravità è più bassa rispetto alla Terra, è anche vero che l’atmosfera è 100 volte meno densa rispetto alla nostra.” ha spiegato Mike Meacham, un ingegnere meccanico del JPL della NASA. Per ovviare a questo sistema, hanno spiegato gli ingegneri, si dovrebbe far ruotare più rapidamente le pale per generare la stessa portanza.

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(Fonte: cosmosup.com )

2. Video del passaggio di Mr.Big 2004 BL86, che a sorpresa si è visto avere una piccola luna di 70 m.

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Francesca