NEBULOSA WESTBROOK

La Nebulosa Westbrook è stata in questo periodo oggetto di studio per le polveri che vengono espulse dalla sua superficie! Questa nebulosa potrebbe rappresentare lo scenario più probabile per il nostro Sole, quando anche lui si avvierà verso la fine della sua esistenza.

Nebulosa Westbrook ripresa da Hubble - Credits: ESA/Hubble 2011
Nebulosa Westbrook ripresa da Hubble - Credits: ESA/Hubble 2011

In questi giorni è stata resa nota l’analisi fatta sul materiale eiettato dalla stella ormani in fase agonizzante che sta generando questa futura nebulosa planetaria. I getti ben visibili nella foto presa dal grande Telescopio Hubble, mettono in evidenza la potenza di espulsione della materia in questa fase finale della vita di una stella.

Stelle che si stanno avviando alla fase di Nebulose Planetaria, ne sono state censite solo un centinaio in tutta la Via Lattea, questo perchè la loro presenza è difficile da rilevare in questa fase. Nonostante le difficoltà, è importante studiarle, perchè è in questa fase di passaggio che si possono comprendere i meccanismi di evoluzione della vita di un astro. Gli scienziati ricorrono a tutti i mezzi che la tecnologia scientifica mette loro a disposizione, per poter estrapolare immagini come queste (che sono una serie di composizioni a diverse lunghezze d’onda di esposizione).

Da un’immagine come quella qui sopra, è possibile capire di cosa è fatto quel materiale che la stella espelle con tanta violenza. Prima di tutto bisogna dire che l’immagine catturata è nella banda dell’infrarosso, quindi la maggior parte di quello che si vede nella foto, all’occhio umano sarebbe invisibile, la rielaborazione dell’immagini è quindi d’obbligo! Attraverso la telecamera WFPC2, montata su Hubble, sono state riprese 4 foto con i 4 diversi filtri per 9 minuti ogni filtro. Ad esempio, la colorazione rossa è stata data all’azoto ionizzato.

Nebulosa protoplanetaria OH231.8+4.2 - Credits: NASA/ESA
Nebulosa protoplanetaria OH231.8+4.2 (E' detta anche Nebulosa Uovo) - Credits: NASA/ESA

Quello che si è potuto analizzare è stato che la materia espulsa è prevalentemente formata da monossido di carbonio e acido cianidrico.

Come è ben visibile dalle due Nebulose proto-Planetarie delle foto, i getti sono eiettati uno in opposizione all’altro; è stato rilevato che l’espulsione della materia avviane dai poli stellari. Parlando della Nebulosa Westbrook, è stato calcolato che i getti di materia hanno viaggiato alla velocità di 700.000 km/sec. Questa fase di proto-Planetaria si pensa possa durare dai 200 ai 1000 anni. In termini astronomici, quindi, si parla di un tempo relativamente molto breve!

Tuttavia la Westbrook, sta dando del filo da torcere a chi studia l’evoluzione di questi oggetti da giganti rosse a nebulose planetarie!!! Inizialmente (basandosi solo sulle nebulose planetarie già formate) si diede per sonatato che l’espulsione della materia fosse simmetrica! Questa stella ci sta dimostrando che non è così! O almeno non per tutte le Nebulose proto-Planetarie. Quello che si può capire dalla Westbrook, è che potenti meccanismi sono al lavoro sulla superficie e a dare manforte a questo comportamento  potrebbe esserci lo zampino del campo mangnetico della stella morente. (Fonte: spacetelescope.org)

L’ultimo distacco dalla ISS.

Quest’oggi alle 13.00 ora italiana, la Discovery ha “levato le ancore” dalla Stazione Spaziale….il suo ultimo flyaround attorno alla ISS, per poi preparasi al rientro di mercoledì 9 marzo 2011 alle 11.57 ora del KSC. E’ stato dato da poco il GO per qualto riguarda il tempo.

Qui una foto delt proprio sopra l’Italia.

Shuttle Discovery durante il flyaround sopra l'Italia - Credits: NASA tv
Shuttle Discovery durante il flyaround sopra l'Italia - Credits: NASA tv

Inoltre, questa mattina la crew della Discovery ha avuto un risveglio abbastanza particolare! Molti ricorderanno l’intro della serie classica di Star Trek, con la voce di William Shatner (il Capitano Kirk)  che recitava la famosa frase “SPAZIO! ULTIMA FRONTIERA!” Ovviamente in inglese!!!

Bene…questa mattina la crew della STS 133 ha avuto un risveglio analogo: William Shatner, con il sottofondo della sigla di apertura della serie classica di Star Trek, ha recitato queste parole: “Space, the final frontier. These have been the voyages of the Space Shuttle Discovery. Her 30 year mission: To seek out new science. To build new outposts. To bring nations together on the final frontier. To boldly go, and do, what no spacecraft has done before.Qui potete trovare il video di quel momento che, nel bene o nel male, resterà nella storia dell’astronautica!!!!

In ultimo segnalo una delle tante genialate della NASA, a questo link potete trovare l’iniziativa FACE IN SPACE, ovvero una foto che vi ritrae potrà essere messa in un database che partirà a bordo dello Space Shuttle Endeavour il 19 aprile 2011…..buon divertimento e non siate troppo emozionati per il vostro primo volo!

READY FOR LAUNCH??

Dal Cosmo è tutto…..

Francesca