SOGNI DI ROBOT

SOGNI DI ROBOT

Autore: ISAAC ASIMOV

Ed.: IL SAGGIATORE

Pagine: 406

SOGNI DI ROBOT - copertina
SOGNI DI ROBOT - copertina

Questa raccolta è datata 1986, si tratta di una serie di racconti brevi in cui il maestro e genio della fantascienza ha riunito alcune storie. Il libro è oltremodo correlato di splendidi disegni di Ralph Mc Quarrie.

I robot non sono propriamente il filo conduttore della storia (a discapito del titolo), ma come sempre è l’uomo nella sua essenza umana a essere l’elemento portante di ogni singola storia; l’uomo come umanità, con tutte le sue sfumature, diventa un terreno fertile per fare nascere e crescere storie incredibili.

L’uomo e i robots, l’uomo e i computers, l’uomo e il suo futuro. E’ così che nelle storie si legge il dubbio di come un robot umanoide possa e debba essere equiparato a un uomo: questo porterebbe benefici o danni all’umanità stessa che li ha inventati?

L’uomo può affidare il suo futuro ai computers, senza pagarne il pegno di questo totale e incontrollato abbandono alla verità decretata dalle macchine?

L’uomo attraverserà gli spazi siderali per colonizzare altri mondi o resterà sempre comunque uguale a se stesso, incapace di andare oltre (sia fisicamente che mentalmente)?

Non sono semplici le domande che il maestro Asimov ci propone fra le righe di questa raccolta; il tutto nasce dalle tematiche profonde che Asimov stesso adotta come filo conduttore di ogni singolo racconto. Abbiamo così la lotta per l’acqua fra Marte e la Terra e su come i neocolonizzatori di Marte (sempre di origine terrestre) decidano di non dipendere più dal pianeta madre, ma di fare da se. Abbiamo i rimorsi di coscienza di uno scienziato che non vive serenamente i progressi della scienza a cui esso stesso da apporto.  Abbiamo il custode di automobili pensanti, che si pone dei dubbi sul fatto che queste possano formulare un pensiero in piena autonomia e metterlo in pratica senza nessuna regola.

Alcune cose  fanno abbastanza sorridere, ma ai tempi in cui queste storie venivano scritte, si aveva un concetto diverso su un futuro ancora da scoprire: in molte storie, i computers delle future generazioni vengono descritti come mastodontici solo perchè potenti…addirittura occupanti interi km e funzionanti a valvole! Oggi sappiamo che non è così!

Di contro ci sono alcune cose che Asimov ha introdotto nella quotidianità dei suoi personaggi, prima che la realtà li proponesse sul mercato, come le calcolatrici del racconto NOVE VOLTE SETTE (compreso in questa raccolta).

Il maestro Asimov, però ha commesso un piccolo errore nella sua introduzione; si sa, i maestri sono tali non solo per la genialità, ma anche per l’eccentricità! Asimov spiega alcuni punti della raccolta e nel farlo sottolinea come alcune sue intuizioni (vedi la calcolatrice) siano state talmente geniali da essere vere. Fra queste menziona il robot e la parola robotica come sua invenzione. Come da lui stesso scritto nell’introduzione, correva l’anno 1939 quando i primi robot entrarono a buon diritto nelle sue storie, ma è in errore quando scrive della parola robotica. Essa infatti, ha origine della parola ceca robota che significa “lavoro pesante”. Fu infatti nel racconto R.U.R. (Rossum’s Universal Robots) scritto da Karel ?apek nel 1920, il momento in cui si ha per la prima volta menzione della parola robot con la medesima accezione data e cercata da Asimov. Non ci si può sbagliare su questo e non può esservi coincidenza, dato che Karel ?apek morì nel 1938, cioè un anno prima dell’invenzione della parola robot…. secondo Asimov!

Ma al maestro gli perdoniamo un pò di egocentrismo, altrimenti che maestro sarebbe!

Dal Cosmo è tutto……….CIELI SERENI

Francesca