UN PIZZICO DI ASTRONAUTICA Q.B.

Chi legge il mio blog è spesso “incappato” e per nulla accidentalmente, in notizie astronautiche. Facili da reperire in lingua inglese, ma vere e proprie chimere se si cerca qualcosa in italiano!! (incredibilmente è più facile leggere l’oroscopo sui giornali nazionali, e non mi spiego ancora il perchè…o meglio faccio finta di non capire).
Qui sotto vorrei proporvi una semplice e veloce ricetta per trovare tutti i riferimenti utili per chi volesse soddisfare la sua sete di conoscenza astronautica in lingua nostrana. E’ molto semplice:
  • prendete tanta passione
  • aggiungete tanta competenza
  • ottime doti comunicative
  • astronautica q.b.
  • agitate bene

…e quello che vi apparirà sarà il gruppo di ISAA (Italian Apace Astronautics Association). Persone competenti e appassionate di astronautica che si occupano di diffondere e coinvolgere il pubblico italiano in questo aspetto dello spazio: la sua esplorazione attraverso satelliti, sonde e il volo umano.

Una mia personale rivisitazione dell'ormai famoso KEEP CALM dedicato ad astronautiCAST
Una mia personale rivisitazione dell’ormai famoso KEEP CALM, in questo caso dedicato ad astronautiCAST

Forse sia per me, ma soprattutto per loro, sarebbe stato meglio se gli avessi fatto un’unica fatidica marzulliana domanda, ovvero fatevi una domanda e datevi una risposta…..ma non aveva il sapore dell’ …”intervista”….

Questo post vuole mettere a conoscenza dei miei lettori (e spero siano in pochi) che ancora non conoscono ISAA e il suo universo, di che cosa si tratta, delle persone che con passione portano avanti questo progetto e di come raggiungerli… nel cyber spazio…….

1. In cosa consiste ISAA (Italian Space and Astronautics Association ovvero Associazione Italiana per l’Astronautica e lo Spazio) e tutti i suoi “figli”?
Marco: ISAA è un’associazione nata per dare una identità giuridica ufficiale a quello che in realtà è un gruppo di amici che condividono la passione per lo spazio e per l’impresa umana della sua esplorazione. Riprendendo la domanda, possiamo dire che il vero “padre” (o madre) di tutto questo movimento è stato forumastronautico.it, nato nel novembre del 2005 con la precisa idea di riunire i tanti appassionati di astronautica e spazio sparsi per il Belpaese.
Non si trattava del primo forum del genere, così come ISAA non è la sola associazione nata per riunire persone accomunate da questo interesse. La differenza rispetto a realtà terze è stata però fin dall’inizio la volontà di riunire tutti, professionisti e non, allo scopo di condividere e divulgare le proprie conoscenze ed i propri materiali. Non si voleva creare l’ennesimo club esclusivo ma un edificio comune dove ciascuno, in funzione alle sue conoscenze, portasse uno, due, cento mattoni. Quando il numero di persone attive su ForumAstronautico si è fatto massa critica, e il gruppo “storico” ha iniziato ad organizzare eventi come le AstronautiCON, si è reso necessario, come accennato, creare un sodalizio nella forma di associazione culturale senza scopo di lucro.
Andando quindi in ordine di “età”, subito dopo ForumAstronautico è nato il podcast AstronautiCAST, seguito dalla fondazione di ISAA, per proseguire poi con le AstronautiCON e i voli stratosferici StratoSpera. L’ultimo arrivato in casa ISAA è stato il sito di news AstronautiNEWS: inizialmente le notizie di maggior rilievo nel campo aerospaziale erano pubblicate su forumastronautico, ma allo scopo di dare miglior rilievo al gran lavoro fatto dai collaboratori volontari e per consentire a tutti di fruire al meglio dei nostri contenuti, si è deciso di creare uno “spinoff” autonomo dal forum.
2. Da chi è composto il dream team delle origini?
Marco: Ho fondato forumastronautico nel 2005, dopo aver seguito per qualche anno varie mailing list americane che vedevano tra i partecipanti molti italiani. Mi sembrava sciocco che in un paese come il nostro, dalle grandi tradizioni aerospaziali, non esistesse un luogo virtuale che riunisse questa diaspora. Qualche anno prima il famoso giornalista del Corriere della Sera Giovanni Caprara, coadiuvato dal collega di ANSA Paolo d’Angelo, avevano fondato la ISS (Italian Space Society) sulla falsariga dell’ottima British Interplanetary Society, cui avevo personalmente aderito, ma dopo alcune lodevoli iniziative e convegni, l’attività sul territorio era andata ad esaurirsi.  Cosi ho fatto lo “spammer” della situazione, e partendo dalla lista di e-mail degli aderenti ad ISS ho inviato a tutti un invito ad affacciarsi su forumastronautico.it. È  stato l’ inizio di una vera e propria valanga. Nel giro di alcuni mesi alcuni dei primi aderenti sono “emersi” rispetto agli altri per un mix particolare di competenze e volontà di spendersi per divulgare: Alberto Zampieron (albyz85), Giuseppe De Chiara, Michael Sacchi, Massimo Martini di Astronautica.us, che poi ha ripreso una strada autonoma. Questo il “Dream Team” originale. Molti altri sono però i collaboratori che del tutto volontariamente sostengono da anni le nostre attività online. Il modo migliore di conoscerli è fare un giro su AstronautiNEWS.it e su Forumastronautico.it, dove la loro attività è visibile ogni giorno.
3. Come è nata la passione per l’astronautica?
Mike: Uno sguardo interessato c’è sempre stato, ma avere un Alberto Zampieron come compagno di banco a scuola convincerebbe chiunque. 
Marco: Fin dall’infanzia, direi congenita.
Riky: Sin da molto giovane ero appassionato di astronomia, ma la svolta verso l’astronautica c’è stata intorno al 2005, quando con STS-114 gli Shuttles sono tornati a volare dopo la tragedia del Columbia, evento che mi colpì molto.
Paolo: Credo che la mia passione non sia mai nata in un momento specifico perché è sempre esistita.
Luigi: Anche per me la passione è innata. Nel 1969, alla famosa notte della Luna ho voluto vedere tutto, e avevo solo 4 anni…
4. Perchè c’è bisogno di forumastronautico e astronauticast (i due perni divulgativi di ISAA)?
Alberto: Oltre questi possiamo sicuramente aggiungere anche astronautinews, il quale ha come target fondante appunto la divulgazione, esclusivamente in lingua italiana, delle notizie in tema astronautico e negli anni è diventato un punto di riferimento per gli appassionati del panorama italiano.   
Chi vuole avvicinarsi a questa passione e magari non è così avvezzo alla lingua inglese, nel panorama italiano non ha molte possibilità e ancora meno ne aveva anni fa, quando forumastronautico è stato fondato. Abbiamo fin da subito cercato di colmare questo vuoto nella divulgazione e nell’informazione e anche con un pizzico di orgoglio, in tutti questi anni ed esclusivamente a titolo gratuito, pensiamo di esserci riusciti.
Riky: Il podcast, e la sua costante evoluzione anno dopo anno, è un esempio di come cerchiamo sempre di stare al passo con gli strumenti tecnologici da poter sfruttare nel fare divulgazione. L’idea è quella di utilizzare tutti i canali possibili per parlare della nostra passione. AstronautiNEWS e AstronautiCAST sono l’ideale per chi non ha magari il tempo di leggere pagine e pagine di forum; sono due strumenti molto semplici, efficaci e fruibilili da un largo bacino di appassionati.
5. Avete mai pensato di fare incontri nelle scuole?
Gianpietro: Nel 2009 abbiamo sperimentato, per la prima volta, la realizzazione di un collegamento radio tra un astronauta a bordo della ISS e gli studenti di un istituto scolastico, nell’ambito del progetto internazionale ARISS (www.ariss-eu.org). Protagonisti furono gli studenti della scuola media statale “A. Volta” di Mandello del Lario (LC). In collaborazione con il gruppo astrofili “Deep Space” di Lecco (di cui io e Marco siamo membri), nei mesi precedenti il contatto, abbiamo messo a punto e svolto un intenso calendario di lezioni in aula, affrontando tutte le tematiche attinenti l’esperienza che i ragazzi avrebbero in seguito vissuto: astronautica, astronomia e radiantismo.
A completamento di tutto il lavoro svolto, gli studenti hanno avuto l’opportunità di porre in diretta radio all’allora comandante della ISS, l’astronauta NASA col. Mike Fincke, una ventina di domande sulle più disparate curiosità. Ad oggi, nel 2014, con la nostra collaborazione sono più di una decina le scuole della Lombardia che hanno potuto ripetere l’esperienza. Quest’anno poi saremo impegnati anche con la Missione di Samantha Cristoforetti, che ci ha chiesto di dare un ulteriore valore aggiunto all’aspetto didattico delle scuole che effettueranno un contatto ARISS durante la sua missione.
Oltre ad ARISS ci sono state diverse occasioni di collaborazione con gli studenti, ad esempio durante la missione MagISStra, quando ESA ci ha chiesto aiuto per il reclutamento di scuole interessante a partecipare al progetto “Serra nello Spazio”.
6. Che cosa manca al vostro progetto che ancora non siete riusciti a realizzare e che cosa avete raggiunto?
Riky: Ci manca assolutamente un co-conduttore femminile nel podcast. A parte gli scherzi, ho constatato un aumento costante di interesse per quello che facciamo da parte del pubblico. L’astronautica è un settore abbastanza di nicchia, soprattutto in un periodo come questo dove sembrerebbe esserci uno stallo delle grandi imprese spaziali e il riuscire a continuare a raccogliere dei consensi, anche da addetti ai lavori, credo sia un grosso risultato.
Cosa ci manca? Forse un maggior riconoscimento da parte di enti importanti come ASI, che al momento non è che ci consideri più di tanto… ma forse pecco di presunzione.
7. Cos’è astronauticon e a quando il prossimo incontro?
Paolo: AstronutiCON è la convention nazionale sull’astronautica e lo spazio dell’Associazione ISAA. Nata nel 2006, le prime edizioni si sono svolte a Montecatini. Negli ultimi anni la sede è passata stabilmente al Planetario di Lecco, gestito dal Gruppo Astrofili Deep Space che collabora attivamente all’organizzazione.
È soprattutto un’occasione di incontro sia per gli appassionati che si riuniscono su ForumAstronautico e le altre iniziative ISAA, sia per il pubblico interessato. I partecipanti alla convention possono conoscersi, scambiare esperienze, discutere e assistere agli interventi tecnici nelle sessioni di presentazioni.
Sebbene l’incontro sia lo scopo principale della convention, cerchiamo di invitare ospiti prestigiosi che arricchiscano e rendano unica l’esperienza. Nel corso degli anni sono stati per esempio nostri ospiti diversi astronauti ESA e NASA fra cui un comandante della Stazione Spaziale Internazionale, Michael Fincke, e la prima astronauta italiana Samantha Cristoforetti.
Vi aspettiamo alla prossima edizione, AstronautiCON 7, dal 24 al 26 ottobre 2014 al Planetario di Lecco.
8. Astronauticast: il primo podcast in lingua italiana che parla di astronautica. Mai pensato di fare delle raccolte?
Mike: intendi delle registrazioni audio monotematiche, non legate all’attualità? Ci abbiamo pensato, specialmente all’inizio, quando il podcast era sperimentale e sostanzialmente aperiodico. Abbiamo pubblicato qualcosa, grazie al contributo spontaneo di amici di FAIT, e alcuni interventi “monografici” erano l’ossatura delle puntate degli albori.
Volevamo anche fare una versione audio di un romanzo ambientato in un passato alternativo, dove la corsa alla Luna è vinta dai Sovietici. Ma l’impegno (correzione delle bozze, registrazione, montaggio) è gravoso. Per ora ci accontentiamo dell’oretta settimanale dedicata all’attualità.
9. Astronautinews è un raccoglitore immenso di notizie astronautiche fresche. I collaboratori, va da se, sono essenziali. Siete sempre a caccia di aiutanti? Chi legge questo post e volesse collaborare con voi quali requisiti deve avere?
Alberto: Assolutamente si, chiunque voglia darci una mano e contribuire con il proprio tempo a Astronautinews è sempre il ben venuto! Non ci sono particolari requisiti che richiediamo oltre ovviamente alla buona conoscenza dell’inglese e il piacere di scrivere. Tutti quelli che collaborano lo fanno nel tempo libero e compatibilmente con questo, per cui non abbiamo soglie minime di impegno o obblighi di pubblicazione particolari. Il meccanismo che utilizziamo per coordinarci è largamente volontario sia per quanto riguarda appunto il tempo sia gli argomenti da trattare. Chiunque sia interessato può contattarci direttamente e dopo un breve periodo di affiancamento potrà entrare nelle nostre fila. 
10. L’astronautica forse è concepita ancora (almeno mi pare in Italia), come una passione di nicchia (mi piace pensare che sia solo perchè non si elencano i successi e i progetti che portano la firma del nostro paese); ci sono stati dei momenti in cui avete pensato “ma chi ce lo fa fare”?
Riky: Semmai proprio il contrario. Constatare quanto la gente sappia poco di quello che succede in orbita e vedere come tali argomenti vengono affrontati dai media tradizionali, è uno stimolo per impegnarsi sempre di più nella nostra opera di divulgazione.
Paolo: No, non l’ho mai pensato. Per raggiungere un pubblico più vasto bisogna partire dalle nicchie, e in questi ambiti la risposta verso le nostre attività è sempre stata in crescita, dandoci così sempre la motivazione per proseguire.
Luigi: Se devo essere sincero mi è successo qualche volta, soprattutto quando vedo che la scienza viene sempre più bistrattata, ma da rassegnazione diventa subito una voglia di rivincita che spinge a moltiplicare gli sforzi, anche se ultimamente (per quanto riguarda me personalmente) non riesco molto a concretizzare.
11. Per gli appassionati di astronautica, avreste un libro da consigliare? Qualcosa che proprio non può mancare nella biblioteca degli appassionati?
Paolo: L’astronautica e l’esplorazione spaziale sono discipline così vaste che è difficile limitarsi a un solo consiglio. Il mio suggerimento, quindi, è cominciare da un libro qualunque, non importa quanto unico o approfondito. Qualsiasi trattazione, qualsiasi punto di partenza, genera sempre nuove domande e spunti di approfondimento. Per soddisfarle si possono cercare altri libri e, naturalmente, anche seguire le nostre attività.
12. Sentendovi spesso fare (a vario titolo) dei riferimenti alle così dette “icone” popolari delle serie televisive come Star Trek o Star Wars, quanto questo può stimolare la fantasia dei ragazzi, fino ad avvicinarli allo spazio? Per voi hanno pesato queste icone? Se si, quali?
Riky:  NASA per la missione STS-114 “Return to Flight” si era avvalsa anche della collaborazione dei protagonisti della serie TV Star Trek Enterprise per pubblicizzare l’evento, e per un trekkie come me la cosa non poteva passare di certo inosservata. Quindi ho provato con mano quanto possa essere efficace e stimolante la connessione tra fantascienza ed astronautica. 
Paolo: Mi hanno dato grande ispirazione due famose serie televisive degli anni ‘70, U.F.O. e Spazio: 1999.
Luigi: Anche per me, come per Paolo, sono state fondamentali le serie fantascientifiche degli anni ‘70 (e ci metto anche i Thunderbirds e Orion), probabilmente per ragioni anagrafiche. E del resto tutti gli astronauti sono appassionati di fantascienza, probabilmente perché se i pensieri vanno in quella direzione, ogni scusa è buona per viaggiare fra le stelle.
13. Qual è la notizia che tutti voi attendete di commentare? L’impresa epica descritta frame per frame, come Tito Stagno fece con l’allunaggio dell’Apollo 11….
Paolo: no, non lo sbarco umano su Marte, che peraltro non vivrò abbastanza da vedere. Non so i miei compagni di equipaggio, ma a me piacerebbe commentare l’esplorazione di Plutone, che avverrà fra non molto quando la sonda New Horizons lo raggiungerà nel 2015. Mi sembra un mondo ancora meno noto e più misterioso di una cometa, che la sonda ESA Rosetta visiterà fra pochi mesi.
Riky: Anche io Marte lo vedo ancora molto lontano da raggiungere per un essere umano, ma non mi dispiacerebbe poter assistere ad un qualche missione umana al di fuori dell’orbita terrestre.
14. Vestendo i panni degli opinionisti (sperando che non vi vadano stretti), che cosa manca all’astronautica mondiale oggi? Voltandosi indietro, l’epoca d’oro degli anni 60/70 sembra infinitamente lontana……
Paolo: Noi del Bar Spazio pontifichiamo sempre, quindi i panni degli opinionisti non ci vanno stretti. Cosa ci manca dell’epoca pionieristica dell’astronautica? Il senso dell’ignoto, la novità dell’esplorazione. Nei primi anni era tutto da scoprire e ogni missione si spingeva in situazioni nuove e inesplorate.
Riky: Oggi una missione spaziale umana, nonostante offra importanti risvolti scientifici, implica costi elevatissimi, pericoli non trascurabili per gli astronauti e scarsi ritorni economici: non c’è dunque da stupirsi se spesso si concluda che il gioco non valga la candela. Quindi ci vorrebbe qualcosa che variasse il peso dei fattori nell’equazione rischi-costi-benefici; ad esempio un clamoroso balzo in avanti tecnologico, in particolare nella propulsione, credo che potrebbe aprire una nuova era nell’esplorazione del cosmo.
15. In chiusura, fate un appello a chi legge questo post, perchè supporti i vostri progetti.
Riky: Vi siete mai trovati nella spiacevole situazione di dovervi sorbire imprecisioni e castronerie riguardo un argomento che conoscete bene ed amate? Bene noi amiamo l’astronautica, è la nostra passione: chi meglio di noi può raccontarvela?!
Paolo: Guardare e andare in alto è sempre stata una fonte di ispirazione, e anche un modo per dimenticare le miserie del nostro mondo. Noi vi raccontiamo come guardare e andare in alto, come sedervi virtualmente a fianco dei più audaci esploratori dei nostri tempi, e conoscere una parte delle migliori risorse dell’umanità che rendono possibile tutto questo.
Luigi: Spazio, Ultima Frontiera…
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A questa ultima frase, personalmente aggiungerei….
…. Eccovi i viaggi di ISAA durante la sua missione pluriennale, diretta alla divulgazione dell’astronautica in tutte le sue forme ed espressioni, fino ad arrivare là dove nessun italiano è mai giunto prima.
Grazie di tutto e buon lavoro….

Per aspera sic itur ad astra

 

Riassumendo i link utili:

AstronautiNEWS link qui

ISAA link qui

Forum astronautico link qui

AstronautiCAST link qui

AstronautiCON link qui