ASTROFISICA PER CHI VA DI FRETTA

Astrofisica per chi va di fretta è il libro che vorrei suggerire in questo post: è un testo davvero bello, gradevole e semplice a dispetto della materia trattata.

Copertina italiana del libro

Neil deGrasse Tyson è l’autore del libro, nonché un noto astrofisico e divulgatore scientifico statunitense. Famosa è la sua trasmissione radiofonica STAR-TALK da lui condotta.

Ma torniamo al libro, personalmente la trovo un’interessantissima lettura da portare con sé in vacanza. L’argomento non è di certo semplice, ma le doti comunicative dell’autore ci permettono di comprendere e assimilare argomenti che a volte appaiono solo per addetti ai lavori.

Il testo è breve (solo 130 pagine) e la scrittura è scorrevole e veloce, non annoia mai e tocca solo gli elementi essenziali. Astrofisica per chi va di fretta da un’infarinatura partendo dalla nascita dell’Universo; poi una sbirciatina alle leggi di Newton e Einstein; ci “illumina” sul concetto di andare più veloce della luce; poi fa il punto della situazione sulle galassie: cosa sono, come sono e come si comportano. Il più intrigante dei capitoli, lo abbiamo quando Neil deGrasse Tyson ci parla della materia oscura, così sfuggevole e misteriosa, ma che lascia qualche traccia che gli astrofisici hanno imparato a riconoscere. Astrofisica per chi va di fretta non poteva non parlare dell’altro elemento misterioso del nostro Cosmo: l’energia oscura. Dopo questi argomenti molto intensi, si passa a una veloce carrellata sugli elementi più interessanti e abbondanti che compongono il nostro Universo, fino a sconfinare nella rotondità dei corpo celesti per spiegarci cosa la provoca. Fra le cose di cui si occupa questo libro c’è anche la luce invisibile, quella parte dello spettro elettromagnetico che i nostri occhi non possono vedere, ma grazie a strumenti appositi, si può rilevare e analizzare, permettendoci di conoscere anche quella parte di Cosmo che non vediamo…ma c’è.

Astrofisica per chi va di fretta ci porta poi fra i pianeti del Sistema Solare e le loro lune; fino a dedicare l’ultimo capitolo al più prezioso dei pianeti: la nostra Terra. La conclusione del libro è focalizzata su una serie di riflessioni che l’autore fa in merito all’Universo, nella sua bellezza e nella sua misteriosità. Se visto dalla giusta prospettiva, non dovrebbe intimorirci, ma stimolarci a proseguire nell’osservazione del Cosmo, non come punto di arrivo ma come punto di partenza.

Buona lettura.

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