La copertina del libro

IL PIANETA GRIGIO

IL PIANETA GRIGIO

Autore: ALAN E. NOURSE

Ed. : Editrice la Scuola

Anno di edizione: 1980

La copertina del libro
La copertina del libro

Per la rubrica un “UN LIBRO PER AMICO”, questa volta vi parlerò di un libro davvero speciale! Non che abbia mai avuto un roboante seguito…anzi penso che se non fosse stato una lettura imposta nella mia ormai lontana carriera scolastica, non ne conoscerei nemmeno l’esistenza, ma tant’è, ve ne voglio parlare, perché l’ho sempre trovato interessante e mi sento di consigliarlo ai ragazzi che si vogliono avvicinare alle storie fantascientifiche!!!

Il pianeta grigio parla di un viaggio spaziale e della colonizzazione da parte dell’uomo, di altri mondi!

Il capitolo introduttivo ci racconta di come nel 2008 l’astronave ARGONAUTA lascia la Terra con a bordo un equipaggio consapevole del fatto che il loro è un viaggio di sola andata! Secondo il programma, l’equipaggio avrebbe visto i propri discendenti atterrare su un nuovo pianeta e dare comunicazione di questo “lieto evento” alla Terra, ma le cose non andarono per nulla così….

E’ proprio da qui che parte la nostra storia! L’Argonauta non comunicò mai di avere trovato un pianeta abitabile, né comunicò più con la Terra dopo la sua partenza, venne così data per scomparsa e l’equipaggio fu considerato morto (o disperso)!!

Questo era l’incipit, ma la storia vera e propria si svolge 300 anni dopo! In questi 300 anni l’uomo non solo ha scoperto una nuova fonte energetica che permette di accorciare i tempi dei viaggi spaziali, fino a rendere i tempi stessi “marginali”, ma ha già colonizzato nuovi pianeti e su alcuni di questi l’uomo si è già stabilito!

Fino ad ora però, l’umanità non ha ancora avuto contatti con i così detti alieni. Fra le navi che sono partite per la colonizzazione di nuovi mondi, vi è la Planetfall; nei mesi successivi alla partenza dove i contatti restano frequenti con la Terra, a un tratto se ne perdono le tracce; eppure gli addetti ai lavori sanno che la Planetfall è atterrata su Wolf IV senza particolari problemi. Solo ha smesso di trasmettere come avrebbe dovuto!

Il silenzio allarma le autorità che in segreto preparano un viaggio e fanno partire un equipaggio ignaro (fatto salvo per il comandante e il suo vice) alla volta di Wolf IV per fare chiarezza sull’accaduto.

E’ così che l’astronave GANIMEDE, nell’anno 2350 decolla dalla Terra.

Fa parte dell’equipaggio Lars Heldrigsson, poco più che ventenne al suo primo viaggio interstellare. A bordo della Ganimede, Lars troverà un vecchio compagno di accademia, col quale non aveva un gran feeling, ma il viaggio riserverà loro un destino comune.

Il viaggio però non è rose e fiori: l’equipaggio della Ganimede si ammutina al comandante Fox, reo secondo loro, di avere pesantemente mentito all’equipaggio sulla reale destinazione dell’astronave; a complicare la situazione, si apre un secondo fronte ostile al comandante Fox, capeggiato proprio dall’ex compagno di studi di Lars, che cerca di ostacolare e mettere in cattiva luce ogni operato e intenzione del comandante! Il perché non intendo svelarlo, lo lascio ai lettori….

Riproduzione artistica della visione da un pianeta extrasolare.
Riproduzione artistica della visione da un pianeta extrasolare.

Comunque sia, la Ganimede arriva su  Wolf IV un pianeta inospitale all’uomo, non solo nell’apparenza. Aria non adeguata, temperatura polare, assenza di vegetazione adeguata al sostentamento dell’uomo, terreno inadatto alla coltivazione e al fiorire di future civiltà, eppure la Ganimede vi atterra e l’equipaggio sbarca diviso in due gruppi……

Entrambi i gruppi hanno l’obbiettivo di raggiungere un relitto sulla montagna; un relitto che molto probabilmente appartiene alla Planetfall, ma non lo si può dire fino a quando non lo si esaminerà da vicino. Le sorprese non mancano e ovviamente, dopo lo sbarco, aleggia questa sgradevole sensazione di essere osservati…ma da chi? Sarà prprio su Wolf IV che i terrestri avranno il loro primo contatto con forme di vita aliena progredita?

E’ sicuramente un libro da leggere e non sarà compito mio rovinare questo incredibile piacere svelandovi i retroscena della storia; la storia che non è del tutto scontata, anche se non è eccessivamente complicata. Se posso esprimere solo una piccola critica, non me ne voglia (da lassù) l’autore, ma alcune cose non sono state completamente sviluppate come avrebbero potuto; in alcuni personaggi, a esempio, solo tangenzialmente si comprende il loro ruolo. La giovane donna incinta, Mary Koenig, che vede il padre partire a bordo dell’Argonauta, solo per intuito si comprende che è la madre di colui/colei che inventerà la Koenig-Propulsione, quel metodo che permetterà alla futura umanità di viaggiare nello spazio, macinando anni luce nel tempo di pochi giorni! Sarebbe stata una lieçon interessante da raccontare, anche in poche righe…..

Ma la storia è così scorrevole e gradevole, che personalmente ho perdonato la “svista”! Torno a dire: è un libro semplice senza troppe pretese, ma è uno sguardo diverso sui viaggi nello spazio a cui la fantascienza tanto si è dedicata! Forse perchè la stesura risale al lontano 1957 dove la visione dei voli nello spazio non era ancora stata definita! L’uomo non aveva ancora lasciato il suo pianeta e l’idea di camminare veramente sulla Luna era un’ipotesi davvero remota, anche se il tutto si sarebbe messo in moto da li a pochi anni!!!

L’autore Alan Nourse è davvero sconosciuto ai più, ma a onor del vero, va detto che il titolo di uno dei più famosi film sugli androidi, THE BLADE RUNNER, è anche il titolo di un suo libro (scritto The Bladerunner)…poi il film si basa però su un’altra storia, tratta dal romanzo di Philip K. Dick Do Androids Dream of Electric Sheep?. Dal romanzo di Nourse non si trasse mai nessun adattamento cinematografico. Solo il titolo venne preso a prestito per il film di Ridley Scott.

In ultimo, purtroppo, devo dire che il libro è difficile da reperire (se non quasi impossibile)! Io l’ho ritrovato dopo anni di paziente ed tenace ricerca su e-bay. Come noterete la casa editrice è scomparsa da anni e il libro non è così famoso da essere stato ristampato, ma se vorreste provare a leggerlo, allora tentate di recuperarlo in qualche modo, perché francamente, ne vale la pena!

Non mi resta che augurarvi buona lettura…..