EUROPA: QUELLA LUNA DI GIOVE CHE…..

Dopo la notizia dell’evidenti tracce di un oceano salato su Encelado (una delle lune di Saturno), è la volta di uno dei 4 satelliti galileiani (o medicei) del nostro gigante gassoso Giove.

Europa in una splendida immagine della sonda Galileo - Credits: NASA
Europa in una splendida immagine della sonda Galileo - Credits: NASA

A quasi dieci anni dalla sua scomparsa, la sonda Galileo (fatta precipitare su Giove il 21 settembre 2003), continua a permettere ai ricercatori di osservare e studiare in dettaglio il sistema gioviano attraverso  la mole di dati raccolti in otto anni di permanenza nei pressi del gigante gassoso.

E’ proprio della scorsa settimana la notizia che i ricercatori, attraverso l’analisi di alcuni di questi dati della Galileo, potrebbero aver trovato un serbatoio di acqua dolce su una delle lune maggiori del pianeta e precisamente su Europa!

E’ noto da tempo che questa luna possa avere in se uno strato liquido, ben coperto dai ghiacci e da detriti polverosi della superficie, ma questa scoperta potrebbe esserne un’ulteriore conferma, che potrebbe portare l’ipotesi accattivante della vita, a trasformarsi in realtà. Come si vede dalla foto qui sotto, i movimenti di superficie che spostano questi grandi blocchi di ghiaccio e detriti sembra essere molto simile al movimento dei ghiacci che si muovono nell’Artide.

Una porzione della superficie di Europa - Credits: NASA
Una porzione della superficie di Europa - Credits: NASA

E’ proprio dalla conformazione dei terreni di superficie e dall’analisi di questi, che si è giunti alla conclusione che in una delle zone di Europa potrebbe esserci un grande lago nel sottosuolo che si è adeguatamente amalgamato alla parte soprastante. Le dimensioni di questo lago sarebbero di tutto rispetto, si stima infatti che abbia una grandezza paragonabile a tutti i laghi del Nord America messi assieme.

Gli scienziati concordano sul fatto che se lo spessore di questo guscio che ricopre l’acqua di Europa fosse spesso, questo potrebbe non favorire  la nascita di microrganismi legati all’acqua, ma se questo guscio fosse meno spesso, allora si potrebbe pensare anche alla presenza di microrganismi extraterrestri. Un elevato spessore della parte superficiale di Europa, precluderebbe anche la comunicazione fra il lago e la superficie.

Britney Schmidt, dell’Istituto di Geofisica all’Università di  Austin in Texas ha detto: “Ora abbiamo le prove che si tratta di un guscio di ghiaccio di uno spessore che si può mescolare energicamente e regalandoci nuove prove per la presenza di laghi poco profondi. Questo potrebbe fare di Europa una luna con un oceano potenzialmente abitabile.”

L’ottimismo sulla presenza di microrganismi in queste bolle d’acqua sotto la superficie sta nel fatto che la missione Galileo ha raccolto prove di un oceano di acqua salata (di superficie probabilmente globale) sotto strati di ghiaccio di Europa, ma molti scienziati ritengono che si trova sotto decine di km di ghiaccio, restando così fuori della portata delle sostanze nutritive necessarie per la vita.

Rappresentazione artistica del lago di europa - Credits: Britney Schmidt-Dead Pixel VFX-Univ. of Texas at Austin.
Rappresentazione artistica del lago di europa - Credits: Britney Schmidt-Dead Pixel VFX-Univ. of Texas at Austin.

Nello specifico, la zona osservata dalla Galileo e oggetto della ricerca, mostra evidenti segni di cedimento del ghiaccio soprastante, questo immergersi della parte superficiale nel lago, avrebbe apportato le sostanze necessarie a un ipotetico sviluppo della vita.

“I dati aprono alcune interessanti possibilità,” ha detto Mary Voytek, direttore del programma di astrobiologia della NASA. “Tuttavia, gli scienziati di tutto il mondo valuteranno e verificheranno la bontà delle analisi fatte e rivedranno i dati prima di confermare pienamente l’implicazione di questi risultati.”

“Questa nuova comprensione dei processi su Europa non sarebbe stata possibile senza le osservazioni degli ultimi venti anni di strati di ghiaccio terrestre e gli blocchi di ghiaccio galleggiante,” ha detto Don Blankenship, co-autore e ricercatore di Geofisica.

Va da se che verificare il reale stato delle cose, sarebbe possibile solo con una sonda orbitante attorno a Europa e questa sembrerebbe proprio una delle priorità dell’esplorazione del Sistema Solare, attraverso una collaborazione fra NASA ed ESA.

La luna Europa: nel dettaglio il Connamara Chasma - Credits: NASA
La luna Europa: nel dettaglio il Connamara Chasma - Credits: NASA

Qui un video, con l’animazione che spiega la teoria fin qui descritta.

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Nell’attesa di nuove informazioni in merito, attendiamo l’arrivo della sonda JUNO nel sistema gioviano. (Fonte: astronomynow.com)

Varie ed eventuali.

1. Splendido questo link in cui si può zoomare la nostra Via Lattea, partendo da una visione completa e omogenea della galassia fino ad andare a ingrandirne le parti più piccole.

2. Emozionante video che ci mostra come il nostro pianeta sia di fatto un puntino abbastanza insignificante nell’Universo; il termine di paragone è il nostro Sole e la sua attività.

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Restando sempre in ambito solare, ecco una regione dove si è sviluppata una macchia solare dal 1° all’8 novembre.

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3. Sospesa temporaneamente l’attività della sonda Mars Express.

Concezione artistica della Mars Express - Copyright degli aventi diritto
Concezione artistica della Mars Express - Copyright degli aventi diritto

Il 31 ottobre scorso, l’ESA ha reso noto che sulla sonda si è verificato un danno alla memoria, ed è quindi stata sospesa ogni attività della Mars Express al fine di adottare le adeguate contromisure. Già dal 16 ottobre la sonda era in safe mode, a cui poi è seguita la decisione di interrompere (per ora) le osservazioni scientifiche! Si attendono nuove notizie relative alla sonda! (Fonte: astronautinews.it)

4. Il rover Curiosity (MSL – Mars Sciencs Lalboratory) è pronto a partire. La data prevista è il 25 novembre 2011 alle 10.21 a.m. (EST) da Cape Canaveral con un vettore ATLAS V. La missione ha uno scopo ambizioso: scoprire se il pianeta rosso è stato in grado e lo sarà in futuro, di sostenere la vita.

Rover Curiosity: ho scrlto questa foto per evidenziare le proporzioni di Curiosity. Il rover è infatti il più grande della sua categoria! - Credits: NASA/JPL
Rover Curiosity: ho scelto questa foto per evidenziare le proporzioni di Curiosity. Il rover è infatti il più grande della sua categoria! - Credits: NASA/JPL

Oltre alle smisurate proporzioni, rispetto ai predecessori, MSL è dotato di un differente sistema di propulsione! Esso infatti sarà spinto da motori RTG ovvero: generatore termoelettrico a radioisotopi che produrranno una potenza di 125 Watt (di fatto andrà a energia nucleare). RTG dovrebbe garantire una maggiore autonomia di spostamento rispetto ai pannelli solari montati sui precedenti rover, evidentemente vincolati alla presenza e incidenza dei raggi solari su Marte; questo renderà più autonomo Curiosity nei suoi spostamenti.

Il motore RTG funziona con il decadimento degli isotopi radioattivi (precisamente plutonio 238) che generano calore e dal calore si ricava l’elettricità.

Rover Curiosity - Credits: NASA/JPL
Rover Curiosity - Credits: NASA/JPL

MSL dovrebbe lavorare senza sosta per un anno marziano (due anni terrestri) a partire dall’agosto 2012 quando raggiungerà il suolo di Marte.

Qui potete trovare una serie di foto scattate durante la preparazione di Curiosity nell’ogiva dell’ ATLAS V; mentre qui potete vedere la sequenza scattata durante la sistemazione dell’ogiva a completare il vettore.

Dal Cosmo è tutto…. CIELI SERENI

Francesca