L’ESPLORAZIONE DELLE COMETE

L’esplorazione delle comete è un libro affascinante, molto affascinante, che consiglio a tutti gli appassionati di astronomia, non solo dell’argomento in sé. Chiedo scusa se la recensione non è propriamente concisa, ma l’argomento è vastissimo e condensarlo in poche righe non mi sembrava corretto.

Copertina del libro

L’autore, Cesare Guaita, con un linguaggio semplice, ma sempre molto preciso, ci introduce in un mondo davvero molto fitto di misteri. Negli ultimi anni siamo progrediti moltissimo rispetto a 40/50 anni fa, nello studio di questi oggetti, soprattutto grazie alla tecnologia che ci ha permesso non solo di studiarli meglio da terra, ma soprattutto di avvicinarli nel loro peregrinare all’interno del Sistema Solare.

Ma torniamo al libro L’esplorazione delle comete; il testo ripercorre storicamente tutti i passi importanti fatti per studiare le comete e i risultati salienti scoperti con le analisi di questi oggetti. Come ci illustra l’autore, le comete sono oggetti conosciuti fin dall’antichità. Ci sono incisioni che risalgono all’età del ferro nel 700 a.C. qui in Italia (e precisamente in Val Camonica) che mostrano inequivocabilmente il passaggio di una cometa, oppure (andando ancora più indietro), le tavolette d’argilla del 3000 a.C. nell’antica Babilonia. In un tempo non molto lontano le comete erano foriere di pessime notizie. Spesso associate a sfortuna dalla credenza popolare e ad esse si imputava la colpa di qualche evento catastrofico sociale o naturale, accorso durante o poco dopo il passaggio di questi oggetti.

Oggi sappiamo che non è così. Ben sei comete sono state avvicinate nel corso degli ultimi 30 anni. Addirittura la missione Rosetta ha esplorato la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko dal maggio 2014 al settembre 2016 in un vero e proprio incontro ravvicinato.

L’esplorazione delle comete si divide in 10 affascinanti capitoli, che avanzano in un crescendo sempre più coinvolgente; si parte dalle grandi comete secolari studiate da terra, con i mezzi limitati di allora e i meno limitati di oggi; si entra poi nel clou dell’argomento con la prima sonda diretta verso una cometa: Giotto vs Halley. Il fascino di questa cometa risale alla notte dei tempi, infatti, essendo ben nota la sua periodicità (76 anni), si sono potuti ricostruire i suoi ultimi 30 passaggi fino al marzo 239 a.C. con testimonianza in Cina. Il suo ultimo passaggio nel 1986 è stato quindi oggetto di grandissimo interesse per l’umanità che ha (usando un gergo sportivo) tallonato la cometa da una distanza -per allora- mai immaginata prima e con una vera flotta di sonde (e alla già citata Giotto spettava la parte del leone). Guaita descrive in un susseguirsi armonico di parole e numeri, tutti i dati relativi alla preparazione, all’avvicinamento e all’esplorazione vera e propria della Halley.

L’autore prosegue con le successive missioni che hanno attenzionato altre comete (in tutto sei). Un capitolo è dedicato sia alla cometa 16/P Borrelly, sia la cometa Wild-2. Anche qui colpisce la precisione e la cura con il quale Guaita descrive la preparazione, l’avvicinamento e l’esplorazione soprattutto della Wild-2. Poi si passa alla minuziosa descrizione della missione DEEP IMPACT diretta verso la cometa 9P/ Tampel-1, successivamente avvicinata anche dalla missione STARDUST NExT (l’estensione della missione STARDUST precedentemente diretta verso la Wild-2). Nonché l’estensione della missione DEEP IMPACT (rinominata DIXI: Deep Impact eXtended Investigation) diretta verso la Hartley-2.

In un libro come L’esplorazione delle comete, non poteva mancare un capitolo incredibilmente ricco dedicato a Rosetta e alla splendida 67/P. Non mi dilungherò su questo capitolo e lascerò che il lettore si immerga in questa missione spaziale, fra le più importanti in assoluto degli ultimi 10 anni.

Terminati i capitoli dedicati alle singole esplorazioni, Guaita ci espone come non tutte le comete sopravvivano ai passaggi ravvicinati con i corpi maggiori del Sistema Solare (Sole e Giove sono i grandi registi di questi passaggi), e per farlo, parte dal più famoso e studiato smembramento di comete: la Shoemaker-Levy 9!

L’avvento dell’esplorazione spaziale ha permesso di perfezionare gli strumenti e ha consentito le analisi delle stelle lontane, soprattutto gli inviluppi delle proto-stelle e le successive stelle neonate, là dove il materiale del disco di formazione di eventuali pianeti è ancora ben visibile. Ricercando i componenti chimici e la loro quantità in base alle righe di assorbimento spettrale (spettrografia), è possibile confrontarle con i dati che oggi conosciamo del nostro Sistema Solare proprio grazie allo studio delle comete, traendo le conclusione da un confronto reale ed efficace che permette di porsi una domanda complessa come: ANCHE IN ALTRI SISTEMI STELLARI E’ PRESENTE UNA ZONA SIMILE ALLA NOSTRA FASCIA DI KUIPER (da dove provengono le nostre comete periodiche)? E sorprendentemente la risposta pare essere SI!!

Ma c’è un ulteriore aspetto delle comete che merita di essere esplorato; infatti nel capitolo 8, l’autore ci propone e spiega il fenomeno delle stelle cadenti. In questo periodo di agosto, mentre scrivo questa recensione, siamo soggetti alla famosa pioggia di meteore di metà mese, nota a molti come LE LACRIME DI SAN LORENZO, ma astronomicamente nota come lo spettacolo delle Perseidi; si ringrazia la cometa 109P/Swift-Tuttle, mentre per lo spettacolo altrettanto affascinante, ma meno di richiamo delle Leonidi, si ringrazia la cometa 55P/Tempel-Tuttle.

Ma il capitolo più affascinante in assoluto è stato quello in cui Guaita ha esplorato l’interazione fra le comete e l’origine della vita. Penso che quell’intero capitolo andrebbe letto a scuola, spiegato ai nostri ragazzi delle superiori, con  la speranza che la curiosità di sapere come veramente sono andate le cose, possa stimolarli sempre di più nella ricerca della verità. In questo capitolo, non solo sono chiamate in causa le comete, ma anche gli asteroidi, che entrando in collisione con il nostro pianeta, ci regalano (se superano l’attrito con l’atmosfera) frammenti di materiale spaziale preziosissimo da poter studiare e che noi comunemente chiamiamo METEORITI.

Non si poteva che chiudere il libro con uno sguardo all’esplorazione futura del nostro Sistema Solare: Rosetta ci ha insegnato come gestire questi incontri; questa stessa missione è nata sulle ceneri delle missioni precedenti che hanno suggerito il miglior modo per avvicinare una cometa. Ora si guarda sicuramente al prossimo passaggio della Halley nel 2061, ma c’è una missione molto vicina a noi (in senso temporale) che può ancora dirci molto sul bacino cometario di casa nostra: LA FASCIA DI KUIPER…. subito dopo Nettuno. In quella zona, proprio ora, abbiamo la sonda New Horizons che dopo averci svelato alcune cose di Plutone, ora punta dritto verso l’oggetto transnettuniano 2014 MU69 che raggiungerà nel gennaio 2019 (tra meno di sei mesi).

L’oggetto transnettuniano 2014 MU69 sarà la prossima meta della sonda New Horizons – NASA, ESA, SwRI, JHU/APL, and the New Horizons KBO Search Team

Un libro sicuramente da acquistare per chiunque volesse conoscere di più su questi meravigliosi oggetti che ci hanno sempre affascinato e che da sempre l’uomo ha cercato di conoscere in modo sempre più approfondito. Ora quella strada la stiamo percorrendo, ansiosi di sapere dove ci poterà.

L’ESPLORAZIONE DELLE COMETE   di CESARE GUAITA   edizioni HOEPLI

PREZZO 27,90

PAGINE 297

ISBN 978-88-203-7048-0

Dal Cosmo è tutto.

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