MAGNETAR CHE SORPRESA! – R2 – STS 133 NAVETTA DISCOVERY

Non ci sono più le magnetar di una volta….

Un osservazione recente sul residuo stellare SGR 0418+5729 (pulsar a 6500 anni luce nella costellazione della Giraffa – Camelopardalis-) ha messo in evidenza come alcune cose che pensavamo vere sulle magnetar sono invece da rivedere. Mai dare per scontanta una magnetar!!!!

Rappresentazione artistica di una magnetar - Copyright degli aventi diritto
Rappresentazione artistica di una magnetar - Copyright degli aventi diritto

Quando poco più di un anno fa il telescopio orbitante Fermi (che lavora sulle energie Gamma e X) osservò questa pulsar (residuo di stella), gli studiosi ebbero subito la convinzione di trovarsi davanti a una stella con un campo magnetico enorme (da qui la classificazione di SGR 0418+5729 come magetar); le forti emissioni gamma e X di questo corpo (che non misura più di quanche decina di chilometri, ma contiene al suo interno tanta massa quanta ne ha il nostro Sole), ha tratto in inganno gli astronomi!! La classificazione di questa magnetar era sulla base delle esperienze avute con altri residui stellari simili: tante energie, tanto campo magnetico! Ma si sa l’abito non fa la magnetar e così gli astronomi hanno dovuto verificare che, nonostante la presenza di un inteso campo magnetico, esso era comunque troppo basso per calzare perfettamente su una stella di questo tipo. La misurazione del campo è risultata simile a quella di una normalissima pulsar, nonostante le intese emissionei nelle alte energie!

Su questo corpo celeste sono stati puntati i più importanti occhi meccanici a disposizione degli astrofisici: i telescopi Chandra, XMM Newton e Swift hanno scrutato per 490 giorni SGR 0418+5729. La causa è da determinare, ma le analisi hanno confermato che la magnetar non accenna a rallentare la rotazione sul proprio asse. Come è noto le pulsar sono delle vere e proprio trottole compiendo un giro su se stesse in pochissimo tempo (alcune fra le pulsar più veloci hanno fatto registrare il record di alcuni millisicondi a giro!!!!); questo non rallentamento della magnetar può essere determinato solo dal fatto che il campo magnetico (pur essendo forte) non è così intenso da fungere da freno alla rotazione di SGR 0418+5729….infatti essa gira su se stessa in 9,1 secondi e non accenna a diminuire.

Paolo Esposito dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari: “Alla luce di questi risultati, dobbiamo riconsiderare quelle caratteristiche che fanno di una stella di neutroni un magnetar. Ad esempio, non bisognerebbe prendere in esame solo la taglia e l’intensità del loro campo magnetico superficiale, ma anche l’intensità e la configurazione della componente del campo magnetico interno alla stella.  Il nostro lavoro suggerisce che nel cosmo anche stelle di neutroni apparentemente “normali”  sono potenziali magnetar, pronte a emettere da un momento all’altro flussi di radiazione di altissima energia”. (Fonte: media.inaf.it )

Il primo robot umanoide nello spazio: ROBONAUT-2!

Ci siamo!!! Se Isaac Asimov fosse ancora vivo, cosa penserebbe di Robonaut-2 (detto per convenzione R2)? Ho spesso davanti le immagini del film IO, ROBOT e il concetto ben chiaro di come con la CG si possano fare splendide scene per il cinema! Così come ho nella mente le immagini del tutto personali che mi scorrevano davanti, mentre leggevo i libri del più grande romanziere di fantascienza: ASIMOV appunto!!! Penso a R. Giskard Reventlov, ma anche a R. Daneel Olivaw (i due robot umanoidi entrambi presenti nei titoli: I ROBOT DELL’ALBA e I ROBOT E L’IMPERO); oppure mi vien da pensare a un altro robot umanoide che faceva parte in modo permanente di una astronave che solcava gli spazi siderali: il Comandante Data della Enterprise della serie TNG; o ancora C-3PO il droide protocollare dorato e petulante della mitica serie di Star Wars…..ma R2 è la realtà!! E qui le cose cambiano!

Robonaut 2 - Credits: NASA
Robonaut 2 - Credits: NASA

Purtroppo non me ne intendo di robotica e quindi non sono in grado di entrare nel dettaglio di questa macchina, ma posso riportarne le caratteristiche come vengono illustrate nei siti dedicati! La prima cosa che va detta di R2, è che farà parte della STS 133 a bordo della Discovery! R2 è destinato a restare sulla ISS permanentemente e attualmente non è previsto di riportarlo sulla Terra!

Robonaut 2 - Credits: NASA
Robonaut 2 - Credits: NASA

R2 nasce dalla collaborazione fra la NASA e la General Motors; è in realtà un’evoluzione di un suo predecessore, Robonaut appunto, nato dalla collaborazione della NASA con la DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency). Robonaut venne pensato per l’identico scopo per cui si è poi costruito R2: una macchina umanoide in grado di svolgere dei compiti nello spazio, secondo le indicazioni date dagli umani…..

Robonaut.......qui l'influenza di Star Wars suigli ingegneri NASA/DARPA si vede: il casco è identico a quello di Bobba - Fett - Credits: NASA
Robonaut.......qui l'influenza di Star Wars sugli ingegneri della NASA/DARPA si vede: il casco è identico a quello di Boba Fett - Credits: NASA

Quando il progetto partì, Robonaut era studiato in modo da essere guidato in maniera virtuale da un umano (come le realtà virtulali delle più avanzate console di computer); nel dettaglio lo avrebbe guidato un astronauta che comodamente seduto nella ISS, avrebbe fatto fare all’androide il lovoro in esterna, mentre lui se ne stava in una posizione meno pericolosa rispetto allo “spazio aperto” (luogo inadatto alla vita umana). Il pensiero era andato anche all’esplorazione “a terra”, permettendo a Robonaut di essere agganciato a un mini-veicolo e di seguire un percorso in ambienti ostili o non ancora esplorati dall’uomo.

Robonaut - Credits: NASA
Robonaut - Credits: NASA

Negli ultimi 3 anni, la colaborazione fra NASA e GM ha portato a Robonaut 2, ovvero la nuova generazione di robot astronauti, con una maggiore velocità di esecuzione dei lavori richiesti e una grande precisione; nonchè più forza e autonomia nello svolgere i lavori.

Non mi resta che segnalarvi dei link utili per conoscere meglio R2, il primo è il sito della NASA dedicato al robot-astronauta, il secondo è un video che illustra chi è R2. Robonaut-2 è stato preparato per la STS 133 e letteralmente “impacchettato” per metterlo nella stiva di carico della Discovery! Il video del confezionamento, a questo link. Maggiori info sulla partenza di R2 e la preparazione alla STS 133 a questa pagina. (Fonte: newsspazio.blogspot.com)

Nella speranza che questa “collaborazione” sia profiqua, vi lascio con le 3 leggi della robotica postulate da ISAAC ASIMOV per i suoi racconti….chissà che queste leggi non possano essere un giorno applicate nella realtà:

  1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
  2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
  3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

STS 133 navetta DISCOVERY, ultima chiamata.

STS 133 navetta Discovery ecco l'ultimo rollover di questo Shuttle - Credits: Stephen Clark/Spaceflight Now
STS 133 navetta Discovery ecco l'ultimo rollover di questo Shuttle - Credits: Stephen Clark/Spaceflight Now

Ci siamo anche per la Discovery! Ultimo rollover eseguito, ultimo rollout eseguito, ultimo arrivo in rampa eseguito…ultimo di tutto! L’ultimo liftoff è stato confermato per il 1° novembre alle 21.40 (ora italiana), nonostante il problemino ai circuiti di alimentazione dei motori di manovra con conseguente perdita di monometil-iridrazina. Due giorni fa i tecnici sono riusciti (con una velocità sorprendente) a sostituire le guarnizioni difettose; questa riparazione ha visto lo svuotamento dei serbatoi e a riparazione avvenuta, lo riempimento degli stessi. Nessun ritardo sulla tabella di marcia…..

Punto preciso del danno - Credits: NASA/KSC
Punto preciso del danno - Credits: NASA/KSC

Vi ricordo che la diretta della partenza della Discovery (con commento in italiano) è possibile vederla linkata qui su NOTIZIE DAL COSMO, nella sezione DIRETTE VIDEO E AUDIO (sezione in alto sotto il titolo del blog). La diretta è a cura del team di Astronauticast.

STS 133 Discovery 6 giorni al lancio - Credits: NASA
STS 133 Discovery 6 giorni al lancio - Credits: NASA

La crew della Discovery è composta dal comandante Steven W. Lindsey, dal pilota Eric A. Boe e dagli specialisti di missione Timothy L. Kopra, Michael R. Barratt, Nicole P. Stott e da Alvin Drew. La missione prevede, fra gli altri, di portare sulla ISS il modulo Leonardo (di fabbricazione italiana), che verrà agganciato permanente mente alla Stazione Spaziale, l’EXPRESS LOGISTIC CARRIER e come già detto sopra, ROBONAUT-2.

Logo della STS 133 Discovery
Logo della STS 133 Discovery
STS 133 Discovery: ecco lequipaggio che partirà il 1 novembre....o forse lequiPEGGIO, viste le pose - Credits: NASA
STS 133 Discovery: ecco l'equipaggio che partirà il 1° novembre....o forse l'equiPEGGIO, viste le pose - Credits: NASA

Appuntamento a lunedì sera per la partenza!!! (Fonti: AstroWorld e NASA)

STS 133 la Discovery pronta alla sua ultima partenza - Credits: NASA
STS 133 la Discovery pronta alla sua ultima partenza - Credits: NASA

Come sempre devo mettere un video di riferimento e data l’occasione, pronti con i kleenex…se avete i fazzolettini vicino allora clikkate qui! Video sconsigliato agli amanti dei voli spaziali dall’animo sensibile.

Per terminare segnalo cosa accadrà  nel cielo di Novembre a questo link e una cosa carina della NASA! Volete che il vostro nome finisca su Marte insieme al prossimo rover (Curiosity) che partirà nel 2011?? Allora non dovete fare altro che clikkare qui!!! E………..

Certificazione della presa in carico del tuo nome da spedire su Marte
Ecco la mia certificazione della presa in carico del mio nome da "spedire" su Marte 🙂

Dal Cosmo è tutto…………

Francesca

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