MARTE E IL FLUSSO DI "ACQUA" NELL’ARES VALLIS – I FOLLETTI CHE CIRCONDANO LA TERRA

Spettacolare foto scattata dalla sonda Mars Express, nella zona della Ares Vallis su Marte!

E’ stata recentemente resa nota una foto scattata nel maggio 2011 dalla Mars Express. La zona fotografata dalla sonda, ha messo in evidenza moltissimi crateri giovani da impatto. La zona fotografata in dettaglio riguarda i dintorni del cratere Oraibi (di circa 32 km di diametro); in questo luogo, (presumibilmente) 3.8 miliardi di anni fa, fluiva un gigantesco canale che vedeva scorrere un abbondante flusso d’acqua.

Marte: Ares Vallis e il cratere Orabi - Credits: ESA-DLR-FU Berlin (G. Neukum)
Marte: Ares Vallis e il cratere Oraibi - Credits: ESA-DLR-FU Berlin (G. Neukum)

Molti di voi ricorderanno il piccolo rover Pathfinder, che sbarcò proprio nell’Ares Vallis nel 1997, esattamente a 100 km rispetto al cratere Oraibi (vedi foto qui sopra); le immagini riprese ora dalla Mars Express, evidenziano come la zona sia stata erosa dalle acque in un lontano passato: si notano soprattutto le linee lasciate dallo scorrere dell’acqua e la parziale erosione dei bordi del cratere Oraibi.

A sinistra dell’immagine si può ben notare come la dirompenza delle acque abbia modificato i contorni di crateri che un tempo dovevano essere estremamente ben delineati; si possono ancora individuare la presenza di isole.

Marte - Il cratere Oraibi - Credits: ESA-DLR-FU Berlin (G. Neukum)
Marte: Il cratere Oraibi - Credits: ESA-DLR-FU Berlin (G. Neukum)

I crateri giovani che si individuano facilmente nell’immagine qui sopra, sono dovuti al frantumarsi in atmosfera di un meteorite, che è poi ricaduto in tanti pezzettini sulla superficie di Marte. E’ possibile dire che questi piccoli crateri sono successivi all’inondazione che colpì l’Ares Vallis in un lontano passato,  perchè se l’erosione fosse avvenuta dopo quegli impatti, i piccoli crateri non sarebbero sopravvissuti al passaggio dell’acqua e di loro, oggi, non ve ne sarebbe traccia! (Fonte: esa.int/esaSC)

Marte: Oraibi crater - Credits: ESA-DLR-FU Berlin (G. Neukum)
Marte: Oraibi crater - Credits: ESA-DLR-FU Berlin (G. Neukum)

Un team di “scopritori” dilettanti ha trovato l’asteroide 2011 SF108 molto vicino alla Terra.

Scoperto per caso (come la maggior parte di questi oggetti celesti), 2011 SF108 è considerato un oggetto “potenzialmente” pericoloso per la Terra (prego i catastrofisti di non fregarsi le mani). Esso infatti, passerà a soli 30 milioni di km dal nostro pianeta! La sua scoperta risale alla notte fra il 28 e il 29 settembre 2011 a opera di un team di 20 persone; il fortunato ad accorgersi della sua presenza è stato Rainer Kracht, che dopo aver analizzato le foto, ne ha “osservato” la presenza. Il lavoro è stato possibile anche grazie a un software sviluppato da Matthias Busch dall’Osservatorio Amatoriale Starkenburg Heppenheim (Germania); il telescopio usato per questa osservazione, esegue delle indagini automatizzate per diverse ore utilizzando proprio il software di Busch.  Resta comunque indispensabile un ulteriore osservazione delle immagini catturate dal telescopio, da parte dei ricercatori/cacciatori, al fine di individuare gli oggetti desiderati, come nel caso di 2011 SF108.

Asteroide 2011 SF108 - Credits: ESA-TOTAS Survey Team
Asteroide 2011 SF108 (clikka sull'immagine per animarla) - Credits: ESA-TOTAS Survey Team

Varie ed eventuali.

1. Tra il 6 e il 7 ottobre il Sole ha dato uno splendido spettacolo pirotecnico!

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2. URANIA: il notiziario di Astronomia e Astronautica.

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3. Ecco un video fatto con le foto scattate dal rover Opportunity nei suoi 3 anni passati su Marte; le immagini ritraggono il suo viaggio dal cratere Victoria al cratere Endeavour!

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4. Splendida e suggestiva foto del grandissimo Telescopio Spaziale Hubble, sul cuore (rosso) della Via Lattea.

Il cuore della Via Lattea vista da Hubble - Credits: NASA, ESA, and Q.D. Wang (University of Massachusetts, Amherst)
Il cuore della Via Lattea vista da Hubble - Credits: NASA, ESA, and Q.D. Wang (University of Massachusetts, Amherst)

L’immagine all’infrarosso, mette in evidenza la presenza di nuove e massive stelle, che sono nascoste nell’ottico dalle polveri e gas del centro galattico; attualmente sono visibili solo 3 ammassi di stelle massicce che appartengono alla parte più prossima della regione centrale della Via Lattea: l’ammasso Centrale, l’ammasso Arches e l’ammasso Quintupletto (noto anche come IRAS 17430-2848). Dalla foto però, è chiaro che le stelle massicce popolano l’intera regione.

Quello che gli astronomi ora dovranno determinare è se le stelle massicce che si vedono isolate sono migrate dagli ammassi alla loro attuale posizione (grazie alle forze mareali della regione) o si sono formate esattamente dove le vediamo ora. L’importanza di queste stelle massicce è data anche dal fatto che la loro forza legata al vento stellare e alle radiazioni che emettono, contribuisce alla compressione/aggregazione di gas e polveri per la formazione di nuove stelle; in basso a sinistra, si possono osservare i pennacchi di gas eccitato dall’ammasso Quintupletto. Nella zona centrale della foto, si possono ammirare le turbolenze del gas ionizzato che si muove attorno al buco nero galattico!

L’immagine a falsi colori è stata presa attraverso un filtro che rivela il bagliore di idrogeno caldo nello spazio. (Fonte: nasa.gov)

5. Nella notte fra l’8 e il 9 ottobre c’è stata la pioggia delle Draconidi, un gruppo sciame meteorico che ha come radiante la costellazione del Drago. Ecco una delle foto più suggestive, dove una draconide sfreccia nel cielo del nord, fra i colori dell’aurora boreale.

Una Draconide sfreccia nei colori dell'aurora boreale
Una Draconide sfreccia nei colori dell'aurora boreale

Dal Cosmo è tutto ….. CIELI SERENI.

Francesca