MICRORGANISMI SUPERSTAR – I BUCHI NERI NEONATI – TRAMONTO BLU

MICRORGANISMI SUPERSTAR!!!

Dopo la notizia della NASA sulla scoperta del batterio “pro-arsenico”, ecco un’altra notizia (questa volta dell’Università Politecnico delle Marche di Ancona a opera di un team italo-danese) in cui si da notizia della scoperta di un organismo multicellulare (quindi non un batterio o un virus, ma un essere più complesso) in grado di vivere in assenza di ossigeno!!

Phylum Loricifera
Phylum Loricifera

Appartiene alla famiglia dei Phylum Loricifera; i loriciferi sono dei microrganismi, probabilmente predatori, che vivono fra i granelli di sabbia! Il nostro, in particolare, è stato scoperto in una fossa nel Mediterraneo a sud della Grecia. Di loro si sa poco, se non che sono animali a fecondazione interna, in cui dallo zigote si forma una lorica (corazza esterna) non molto spessa e una coppia di peduncoli con il quale la larva nuoterà! L’atto del nuotare è prerogativa dei giovani, mentre gli esemplari adulti fanno vita sedentaria ancorati al granello di sabbia.

Questa nuova specie di Loricifera pare non usare i mitocondri (organuli a forma di “fagiolo” che si trovano nel citoplasma delle cellule e servono alla cellula per “respirare” trasformando ossigeno e zuccheri in acqua e energia)!  Sono grandi circa un millimetro e ancora non hanno un nome. Prediligono ambienti a 3000 metri di profondità, un luogo così impervio alla vita (si pensava fino ad ora) da poter essere dominato solo da virus e batteri.

Il luogo dove questi ameni esserini sono stati pescati, si trova in un bacino ipersalino e privo di ossigeno, geologicamente creato da una frana avvenuta circa 5,5 milioni di anni fa. Negli ultimi 50 mila anni sono stati ricorperti da uno strato di sale spesso 60 metri che li ha isolati del resto del mondo. La zona è oltre modo intrisa di metano e solfuro di idrogeno.

Questa “nuova” forma di vita è una ulteriore conferma che la vita si sviluppa ovunque ce ne siano le condizioni, sfruttando al meglio ciò che l’ambiente circostante le mette a dispozione; un ambiente anossico (cioè privo di ossigeno) può comunque essere sfruttato perchè la vita vi proliferi! Mi vien da dire “NON SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO”!! (Fonte: verascienza.tk / ditadifulmine.com)

I buchi neri neonati sono più affamati di quanto non si credesse in precedenza.

I buchi neri (o singolarità) sono fra gli oggetti più esotici dell’Universo. Elementi supermassicci e altamente energetici in cui la fisica e la chimica così come la conosciamo sulla Terra, potrebbero non esitere. La loro forza gravitazionale è tale da impedire persino alla luce di sfuggirvi. Essendo corpi “invisibili” all’occhio umano e alle tradizionali strumentazioni di ricerca astronomica, è necessario scovarli in un altro modo. E’ come voler vedere l’aria. Impossibile per l’occhio umano, ma possiamo vedere le foglie muoversi quando c’è vento!

Un buon modo per “vedere” i buchi neri è scovare l’effetto che hanno sulla materia circostante. Tutto ciò che cade oltre l’orizzonte degli eventi (il limite di azione di un buco nero), genera fenomeni altamente energetici sul disco di meteria che ruota attorno alla singolarità (disco di accrescimento), quindi facilmente rilevabili dai nostri strumenti. Nel momento in cui la materia scompare nel buco nero, non ci è dato sapere cosa succeda.

Rappresentazione artistica di un buco nero e del suo disco di accrescimento - Copyright degli aventi diritto
Rappresentazione artistica di un buco nero e del suo disco di accrescimento – Copyright degli aventi diritto

La notizia è proprio di questi giorni: un gruppo di astronomi dell’Università di Tel Aviv ha studiato e analizzato buchi neri in galassie lontane (sia nello spazio che nel tempo ovvero più giovani in quanto le vediamo così come apparivano milioni di anni fa) e ha rilevato come i buchi neri in esse contenuti fossero molto più affamati di quanto non lo siano quelli delle galassie di oggi!!!

C’è un periodo definito “di crescita veloce” dei buchi neri che fino a ora era fissato in un’epoca compresa fra i 2 e i 4 miliardi di anni dopo la nascita dell’Universo; con questi nuovi studi questo dato scende a un valore di 1,2 miliardi di anni dopo il big bang. Non solo: sembrano essere anche 10 volte più piccoli dei buchi neri analizzati in epoche meno remote. E’ però risultato che il loro tasso di cresicta è notevolmente più alto dei buchi neri odierni. In un periodo di poche centinaia di milioni di anni dopo il big bang, le dimensioni delle singolarità sarebbero state stimate tra le 100 e le 1000 volte la massa del nostro Sole (quindi più piccole di quelle odierne). La loro nascita sarebbe stata determinata dalla morte delle prime stelle supermassicce.

Rappresentazione artistica di un buco nero - Copyright degi aventi diritto
Rappresentazione artistica di un buco nero – Copyright degli aventi diritto

Per questa ricerca sono occorsi 7 anni di studio e l’utilizzo dei migliori telescopi a terra: Gemini North sul Mauna Kea (Hawaii) e il Very Large Telescope Array sul Cerro Paranal (Cile). (Fonte: astronomy.com)

Un romantico tramonto blu!

E se i nostri tamonti fossero blu?? Difficili da immaginare sulla Terra…………ma non su Marte! Ecco una splendida ripresa fatta dal rover Opportunity! Che strano: sul pianeta blu i tramonti sono rossi, sul pianeta rosso i tramonti sono blu!!!

Paolo Nespoli.

Proseguono i “cinguettii” di Nespoli dalla ISS. Atraverso il suo account twitter è possibile seguire il meraviglioso viaggio del nostro astronauta e “dialogare” con lui attraverso Fliker, commentando le foto che egli stesso posta. Come questa. Oppure unirvi ai commenti e ai “giochi” CHE STA FACENDO QUIZ o COS’E’? come in questa pagina.

A questo link potete trovare il cielo del mese di Gennaio 2011. L’anno (e il decennio) si aprono con una bellissima eclisse di Sole il 4 gennaio (eclisse parziale per l’Italia). Il Sole sorgerà già parzialmente eclissato e lo spettacolo avrà inizio alle 8.00 fino alle 11.00. Dall’Italia, il disco solare sarà occultato per il 70% a Milano e per il 50% a Catania; il picco dell’occultamento avverà attorno alle 9.00.

Dal Cosmo è tutto………

Francesca

A volte provo un certo timore nel prendere consapevolezza di quanto dell’universo e dei suoi abitanti io nn conosca!Talvolta ci si fossilizza entro la propria realtà e, nel momento in cui ci si rende realmente conto dell’esistenza di altre forme di vita perfettamente adattate ad un ambiente totalmente invivibile per noi esseri umani, credo si provi stupore misto a paura egoistica che queste forme possano sopravvivere ad un improvviso mutamento planetario e che i cosiddetti “invincibili” esseri umani debbano inevitabilmente soccombere….

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