OPPORTUNITY: LA NASA NON GETTA ANCORA LA SPUGNA

Opportunity, il rover marziano che si trova sulla superficie del pianeta rosso dal 2004, ancora non da segni di vita.

Immagine rielaborata di Opportunity sul suolo marziano – Credits: NASA

Nonostante il tempo tecnico utile sia passato, la NASA insiste (momentaneamente) nel voler contattare il rover.

L’11 settembre 2018, l’agenzia americana ha iniziato una campagna di “ascolto attivo” di 45 giorni nel tentativo di risvegliare Opportunity, che è diventata  silenziosa il 10 giugno 2018, dopo che una violenta tempesta di polvere ha immerso i suoi pannelli solari  nell’oscurità e impedendo così al rover di ricaricare le batterie.

Il termine di 45 giorni è scaduto la scorsa settimana. Ma la NASA continuerà ad ascoltare attivamente i segnali provenienti da Marte per diversi mesi almeno, hanno annunciato ieri 29 ottobre 2018 i funzionari dell’agenzia americana. Una strategia che prevede sia l’invio di comandi a Opportunity, sia l’ascolto di eventuali segnali mandati dal robot a sei ruote.

Dopo un’analisi dei progressi della campagna di ascolto, la NASA continuerà la sua attuale strategia per tentare di entrare in contatto con il rover Opportunity per il prossimo futuro“, hanno scritto sempre ieri i funzionari della NASA  in un aggiornamento della missione.

Nel sito dove si trova ora Opportunity i venti potrebbero aumentare nei prossimi mesi, permettendo l’eliminazione della polvere dai pannelli solari del rover“, hanno aggiunto. “L’agenzia rivaluterà la situazione a gennaio 2019“.

Il cambio di strategia si concretizza nell’impegno a continuare a contattare Opportunity. I membri del team di missione e i funzionari della NASA avevano precedentemente affermato che avrebbero continuato ad ascoltare qualsiasi segnale proveniente dal rover almeno fino a gennaio 2019.

Opportunity arrivò su Marte nel gennaio 2004, poche settimane dopo il suo gemello, Spirit. Entrambi i robot hanno vagato in punti diversi del Pianeta Rosso, alla ricerca di segni di attività acquatiche passate – e trovando molte prove del genere.

Le prime missioni di Spirit e Opportunity erano destinate a durare solo tre mesi, ma il duo continuò ad esplorare Marte per anni. Spirit ha comunicato fino al 2010 quando il team di gestione lo ha dichiarato morto un anno dopo. Opportunity era andata oltre, vagando lungo il bordo del Endeavour Crater, lungo 22 chilometri, fino a quando la tempesta di sabbia non l’ha colpita quest’estate.

Quella tempesta è cresciuta fino a circondare l’intero pianeta il 20 giugno 2018. Ma ha cominciato a spegnersi circa un mese dopo, e la polvere si era abbassata, tanto che, dall’11 settembre 2018, i responsabili delle missioni pensavano che Opportunity potesse ricevere abbastanza luce solare per ricaricare le batterie. Così è iniziata la campagna di ascolto attiva.

Tempesta di sabbia su Marte nel 2018 – Credits: Damian Peach / Chilescope team (a sinistra), Christophe Pellier

Opportunity è passata attraverso notti marziane durissime, e il freddo locale ha abbassato la temperatura dei suoi componenti elettronici. Quindi è possibile che il venerabile rover, che ha percorso più terreno sulla superficie di un altro mondo,  rispetto a qualsiasi altro veicolo, sia ghiacciato fino alla morte o vittima di una “modalità di errore” da cui non può recuperare.

Ma forse Opportunity vive ancora, ed è solo in attesa di un forte vento di novembre che allontana la polvere, seguito da una wakeup call  da casa. Vedremo.

Dal Cosmo è tutto.

CIELI SERENI

(Fonte: space.com )